Era una gara cruciale quella contro i giallorossi per il Cagliari, alla disperata ricerca di punti per raggiungere e, possibilmente,  scavalcare le dirette sfortunate concorrenti alla retrocessione.

La posizione della compagnie isolana non fa certo gioire i tifosi, che hanno accolto i giocatori a suon di fischi e contestazioni, rivolte non soltanto alla squadra, ma anche al presidente Tommaso Giulini.

La richiesta era quella di “tirare fuori gli attributi” e i rossoblù hanno fatto il possibile per non deludere le aspettative dei propri supporters. La prestazione degli isolani, infatti, è stata alquanto positiva. Buon pressing, tanta grinta, rabbia e diverse occasioni da gol, che purtroppo però non si sono mai concretizzate. Mentre alla Roma è bastata un’azione per pugnalare a morte un tenacissimo Cagliari.

Di qualità in particolare le prestazioni della sorpresa di formazione Alessandro Deiola, ma anche del veterano Simone Padoin, che a centrocampo si sono dimostrati due dei più in forma dell'undici titolare isolano.

Dopo una prestazione di tale rilievo non rimane che tanto rammarico. Non soltanto per la partita in questione, nella quale i rossoblù avrebbero meritato di portare a casa almeno un punto, ma anche per le diverse gare precedenti, come ad esempio quelle contro il Genoa, il Torino, la Sampdoria o il Verona, in cui a mancare è stata principalmente la cattiveria agonistica.

In seguito alla gara contro la Roma e a questo punto del campionato, dove la permanenza in A per gli isolani è sospesa su un filo sottilissimo, appare lecito chiedersi: se i rossoblù avessero giocato con questo spirito la maggior parte delle loro partite, ora si troverebbero in una situazione tanto critica?

Una cosa è certa: il Cagliari che è sceso in campo contro gli uomini di Di Francesco era quello che i tifosi desideravano di vedere da tanto tempo. Infatti, nonostante la sconfitta, la prestazione è stata premiata a dovere da tutto lo stadio e le contestazioni si sono trasformate in tanti applausi per i ragazzi di Lopez.