La debacle del Cagliari contro l'Hellas Verona ha tatuato nel corpo e nella mente degli isolani numerosi lividi, uno di questi non può che essere rappresentato dall'infortunio di Charalampos Lykogiannis, costretto ad abbandonare in terreno di gioco dopo soli dieci minuti dall'inizio della gara per una contusione alla caviglia, come indicato nel report stilato dalla società rossoblù alla ripresa degli allenamenti.

Il mancino greco ieri impegnato con un lavoro di tipo differenziato rispetto al gruppo si spera (oggi regolarmente in gruppo) possa recuperare totalmente in vista della delicatissima gara casalinga di sabato prossimo contro l'Udinese, sopratutto perché è apparso assai chiaro che la sua assenza durante la gara della scorsa domenica ha generato ripercussioni decisive su tutto lo sviluppo di gioco del Cagliari.

Il classe ’93 in sole sette apparizioni ha mostrato di essere un giocatore maturo e pronto senza necessità di tempi di ambientamento ma sopratutto di essere un terzino duttile capace di disimpegnarsi egregiamente sia nella fase di ripiegamento, supportando la difesa, che in quella offensiva fornendo in più occasioni insieme a Paolo Faragò sulla corsia di destra quei palloni determinati per rivitalizzare lo sterile attacco sardo.

Sicuramente le poche gare mancanti al termine della stagione che vedranno i sardi battagliare per il raggiungimento della salvezza, non potranno che trovare un determinate apporto alla causa, nella corsa, applicazione e disciplina espressi dal terzino di Piraus oltre che dai suoi 186 cm per 78 kg di forza esplosiva.