Alla vigilia del delicato match di Crotone, Alessandro Deiola “vanta” la miseria di 84 minuti d’impiego a fronte di 21 match disputati dalla formazione rossoblù.
Un dato impietoso, che non giustifica la permanenza del prodotto del vivaio isolano tra le fila della squadra guidata da Lopez. Alla soglia delle ventitré primavere infatti, relegare costantemente Deiola in panchina, non aiuta ad alimentare un processo di crescita interrotto nella stagione successiva alla promozione in A.
Non si conoscono appieno le motivazioni che hanno portato ad una brusca frenata in seno ad un interprete che sembrava destinato a ricalcare le orme di Barella, ma a differenza del conterraneo, Deiola necessita di un’immediata svolta al fine di evitare una deriva preoccupante.
Il centrocampo rossoblù, nonostante una fisionomia ben delineata, tra infortuni, squalifiche, cali di rendimento e necessità di turni di riposo, offre diverse possibilità a chi si ritrova a fare i conti una posizione arretrata nelle gerarchie dell’allenatore uruguayano.
Il mercato agli sgoccioli potrebbe riservare nell’immediato futuro una nuova esperienza presumibilmente in prestito; qualora Deiola invece dovesse registrare una permanenza nell’isola, è chiamato a dimostrare di possedere qualità utili e spendibili nell’economia di una squadra rivelatasi incapace di allontanarsi in maniera perentoria dalle zone più pericolose.