L’adduttore della gamba destra è dispettoso, gli ha impedito di giocare contro l’Udinese e unirsi al gruppo per le sedute di allenamento della settimana. Il suono dell’allarme è forte, e Marco Sau, con un lavoro prudente, cercherà di far parte della sfida contro l’Inter. Lui sabato sera, alla Sardegna Arena, vuole esserci per dare una mano alla squadra, ricominciare a essere decisivo e perché i faccia a faccia con i nerazzurri lo esaltano.
I tre graffi – Pattolino li ha dati tutti in serie A e sempre al Meazza. I primi due il 18 novembre 2012, quando finì 2-2: sul cross di Cossu, «incenerì» Samuel e Handanovic e fece 1-1; poi completò la rimonta, dopo il palo di Pinilla, mettendo col ventre a terra Ranocchia, Samuel e Handanovic. L’altro, il 28 settembre 2014: il Cagliari fu l’incubo dell’Inter, sulla cui pelle passò il rullo per quattro volte. A Sau bastarono 10’ per ammutolire il popolo nerazzurro: raccolse la gittata dalle retrovie di Crisetig, sfruttò l’intervento sprovveduto di Nagatomo e la non-marcatura di Ranocchia e superò, al volo, Handanovic.
Pure a secco, ma vincente – L’attaccante, invece, non andò a segno in altre tre gare: a Trieste, il 29 settembre (1-1), giocò l’ultimo quarto d’ora subentrando a Pinilla; a Milano, il 16 ottobre 2016 (1-2), partì dal 1’ e lasciò, al 15’st, il posto a Borriello; a Cagliari, il 5 marzo scorso (1-5), prese il testimone, al 17’st, di Di Gennaro. Proprio nel campionato precedente, per la prima volta, Sau uscì sconfitto dalla gara contro l’Inter. Ma, nelle quattro iniziali, conquistò due vittorie e altrettanti pareggi.
La voglia di giocare e ripetersi – Ne ha tanta, il «25» rossoblù. Perché vuole ritornare in vetrina, dopo un inizio stagionale che non è stato dei migliori: dodici incontri e 658’ giocati, 15 conclusioni e una sola rete. La quale manca dalla terza giornata: era il 10 settembre, e Sau regalò al Cagliari i tre punti e mise, su azione di contropiede, il Crotone al tappeto. Un altro, invece, l’ha sbagliato contro il Benevento. Il passato non cambia, ma può insegnare ed evocare ricordi piacevoli. E Pattolino lo sa, per questo contro l’Inter non vuole mancare.
