Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cagliari, 12 gare: quali verdetti?

In concomitanza della sosta del campionato è possibile effettuare delle prime valutazioni

Condividi su:

La sosta dovuta agli impegni delle Nazionali assolverà ad una duplice funzione: da un lato consentire al tecnico Lopez di proseguire in un percorso di lavoro utile a trasmettere la propria idea di calcio e valutare con maggiore attenzione e tempo le qualità a disposizione, dall’altro darà lo spazio al fine di effettuare le prime valutazioni attorno ad una rosa capace di maturare ben poche certezze.

Un Cagliari che, si è contraddistinto sinora per un febbrile mutamento in seno all’undici titolare, tendenza acuita da un cambio d’allenatore che ha visto il ritorno di Lopez e l’esonero di Rastelli.

Quasi tutti gli interpreti componenti l’organico rossoblù son stati utilizzati con frequenza e risultati alterni.

Tra i pali, Cragno ha dimostrato di poter difendere senza grossi patemi, la porta di una squadra di A. L’infortunio occorso al portiere grande protagonista della promozione del Benevento, ha dato la possibilità ad un ancora acerbo Crosta e un sempre attento Rafael, di dimostrare quanto su di loro si possa fare affidamento.

In difesa invece, il cambio di guida tecnica e il conseguente passaggio di modulo, hanno innalzato il giovane Romagna allo status di certezza, registrando valutazioni altalenanti da i vari Capuano, Andreolli e Ceppitelli. Inoltre se Pisacane ha dimostrato di non aver perso fame e determinazione, Miangue e van der Wiel sono risultati ben lontani dalla condizione che si ritiene utile e necessaria a fornire un apporto apprezzabile.

In mediana, Padoin ha svolto molteplici ruoli dividendosi tra difesa e centrocampo, all’insegna dell’umiltà e della voglia di incarnare un esempio per i compagni. Dessena dal canto suo non ha lesinato energie, ma sembrano lontani i tempi in cui s’identificava come un titolare inamovibile nello scacchiere rossoblù. Barella non smette mai di stupire in positivo, mentre Faragò schierato in una zona a lui più congeniale, sta dimostrando di valere la A. Cigarini e Ionita, al momento si identificano come evidenti delusioni, incapaci attraverso le proprie doti, di garantire un rendimento sufficiente. Risulta ingiudicabile infine un Deiola, che a seguito di diversi problemi fisici fatica a riprendere un percorso che ne prospettava un futuro dal sicuro avvenire.

In attacco invece, nessuno è stato capace di rappresentare un punto fermo per la squadra isolana. Un avulso Joao Pedro continua a non restituire la giusta chiarezza circa la propria collocazione tattica ideale. Sau e Farias si son spesso alternati nel ruolo di seconda punta, non riuscendo attraverso goal e assist a guadagnarsi un impiego stabile nell’undici titolare. Pavoletti invece, non è ancora totalmente entrato nelle instabili dinamiche rossoblù, poco servito dai compagni, alla ricerca della forma migliore dopo l’anno d’inattività napoletano. Cossu e Giannetti, seppur per motivi differenti, son stati impiegati con contagocce, mentre Melchiorri prosegue lentamente in un percorso di recupero, che si spera possa regalare un’arma in più all’arsenale della squadra sarda.

Tantissimi dubbi e rare certezze caratterizzano un Cagliari che classifica alla mano sembra uscito dal periodo più pericoloso. Le prossime contese potranno fornire risposte attendibili in tal senso, ben consci tuttavia che dalla rosa allestita è lecito e doveroso aspettarsi un rendimento ben superiore rispetto a quello ammirato sinora

Condividi su:

Seguici su Facebook