Il turno infrasettimanale mette alla prova le energie mentali e fisiche delle squadre – reduci da una sfida settantadue ore prima e da un’altra da disputare altrettante ore dopo –, costringendo gli allenatori al dosaggio delle forze dei propri giocatori, alternandoli sul campo. Anche Diego López, nel suo primo trittico di incontri – nove giorni fa con Lazio, mercoledì scorso col Benevento e domenica a casa-Torino –, non ha variato lo scacchiere – il 3-5-2 – bensì le pedine. Però, a tre non ha mai rinunciato: Filippo Romagna, Simone Padoin e Nicolò Barella, imprescindibili per l’allenatore del Cagliari.
Gli uomini di Diego – Cambiano gli avversari e i compagni – davanti e dietro, a destra e a sinistra – ma loro ci sono sempre, perché López ritiene che siano funzionali allo schieramento e importanti non solo sul piano tecnico-tattico, ma anche su quello psicologico. Eccoli, Romagna, Padoin e Barella presenti sul rettangolo verde: il centrale difensivo, dopo un inizio in panchina, si è «preso» il reparto, partendo da titolare per cinque volte consecutive (le altre due con Massimo Rastelli) ed è stato sostituto solo col Torino, all’87’; il Talismano, interno o esterno sulla sinistra, timbra il cartellino, seppur se in due gare – Lazio e Torino – è uscito al 77’; e poi, c’è il centrocampista, punto di riferimento in entrambe le gestioni tecniche, il quale ha segnato lo 0-1 al Grande Torino.
Lo stakanovista – Proprio Barellino è il giocatore più impiegato, giocando tutti i 94’ all’Olimpico e i 101’ alla Sardegna Arena, mentre 69’ a Torino. Sul centrodestra o sul centrosinistra, cambia poco: il «18» si vede e si sente, miscela di quantità e qualità . Di conseguenza, il suo apporto è fondamentale, come dimostrano le statistiche sulle presenze e il minutaggio: infatti, Barella ha giocato tutte le 11 partite (solo con Spal, Sassuolo e Toro è uscito prima del fischio finale), raggiungendo i 989’. Dietro di lui, Padoin e Marco Sau, rispettivamente con 910’ e 593’ disputati.
In arrivo il poker? – Domenica, contro il Verona – ha tre punti in meno in classifica –, il Cagliari tornerà a giocare davanti al proprio pubblico. In uno scontro diretto per la permanenza nella categoria, che i rossoblu dovranno vincere per non nuotare nelle sabbie mobili della zona retrocessione, El Jefe dovrebbe riaffidarsi a Romagna, Padoin (svanita la preoccupazione post-gara dopo il dolore alla caviglia sinistra) e Barella. Serviranno loro, gli imprescindibili, per andare alla conquista del successo.