Da oggetto misterioso a punto di forza della fascia destra rossoblù. Si può riassumere così l'evoluzione di Paolo Faragò con la maglia del Cagliari in quest'ultimo periodo. Con la gestione di Rastelli non ha trovato molto spazio.
Con Lopez, invece, l'ex Novara sembra essersi ritrovato, diventando un esterno a tutta fascia di grande qualità nel nuovo 3-5-2 del tecnico uruguaiano. Nel nuovo schema, Faragò è diventato un vero e proprio moto perpetuo.
La partita col Benevento ne è una perfetta dimostrazione. Il numero 16, gol e assist a parte, ha fornito cross e corsa in maniera costante per tutta la partita. Una lieta scoperta per un Cagliari che risale la corrente e che vuole avere come arma principale la spinta sugli esterni per servire con qualità le punte.
Molto spesso si è parlato di un Cagliari privo di corsa e di qualità , ma purtroppo la mancanza di terzini ha reso il tutto più complicato. Tuttavia, Faragò, se esiliato da compiti di copertura (come ad esempio nel ruolo di terzino), può certamente sprigionare tutto il suo potenziale, che lo rende un giocatore pericoloso per gli avversari.
Per il 24enne nativo di Catanzaro e per il Cagliari può cominciare un nuovo capitolo della stagione: i rossoblù hanno ritrovato il sorriso così come il loro numero 16, pronto a diventare un giocatore imprescindibile nello scacchiere tattico della formazione isolana.
