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Cagliari, la centralità di Joao Pedro

Dai piedi del brasiliano passa la manovra rossoblu

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Il cambio della guida tecnica, il nuovo schieramento e le inedite mansioni da svolgere. Eccolo il rinnovato «prototipo», voluto da López nel 3-5-2 posto dinanzi alla Lazio, di Joao Pedro. Che, dal solito lavoro da trequartista – all’Olimpico, l’ha compiuto a 360° nel quarto d’ora iniziale –, passa a calpestare le zolle dell’interno di centrocampo sulla sinistra ma recita il ruolo di playmaker e, quando necessario, sta davanti al tridente difensivo e dietro il duo d’attacco.

Si passa da lui – Il brasiliano è l’architrave del centrocampo, al quale i compagni, all’alba dell’azione, consegnano la sfera e gli danno la licenza di disegnare le linee di passaggio per spezzare la retroguardia avversaria. E lui, che deve badare anche togliere i rifornimenti a Lucas Leiva, gioca in orizzontale e in verticale, dopo essersi proposto pure nella propria trequarti. Così, Joao Pedro dialoga, nei limite del possibile – la formazione di Inzaghi,  solo dai 15’ finali, ha spento il «modem» – con Farias e Sau. Ed è proprio JP10 a imbastire la manovra offensiva che porta il Mago, al 20’ del primo tempo, a superare Strakosha. La spia, però, s’è accesa nel posizionamento sui calci piazzati, dai quali la Lazio ha messo a segno due delle tre reti: sul 2-0, il venticinquenne di Ipatinga, insieme a Pisacane, sbaglia anche i tempi d’intervento sulla sponda di Marusic e sul colpo di testa di Immobile.

I segnali positivi – Erano attesi dal «10» del Cagliari, che ha risposto in modo sufficiente, tenendo conto dell’impegno di domenica sera. Le statistiche della sfida di Roma, riportate dalla Lega Serie A, segnalano che Joao Pedro ha calciato tre volte (una sola nello specchio), ha effettuato tre cross (più di tutti), ha recuperato altrettanti palloni quanti ne ha persi ed è stato il quarto rossoblu per chilometri percorsi (11.271 km). Tommaso Giulini, che prima della partita contro il Genoa l’aveva ripreso per lo scarso rendimento, può abbozzare un sorriso. Joao Pedro, dopo le gare incolore, come tutta la squadra, con Sassuolo, Chievo Verona e Napoli, col Grifone non aveva fatto stropicciare gli occhi ma, su calcio di rigore, era stato capace di tenere vive le speranze del pareggio.

La sfida importante – La dovrà affrontare il Cagliari, domani sera alla Sardegna Arena, contro il Benevento. Dopo cinque sconfitte consecutive e la zona-retrocessione ad un passo, i rossoblu non potranno più lasciare punti agli avversari. Per farlo, servirà chi, come Joao Pedro, ha già gonfiato la rete del nuovo stadio ed è diventato, per i compagni, il centro di gravità permanente.

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