Il Cagliari si appresta a disputare un match che definire ostico risulta riduttivo, in un momento che ha evidenziato diverse criticità all’interno del gruppo allenato da Rastelli.
Uno dei pochi interpreti che finora ha garantito un rendimento positivo, è senza dubbio Alessio Cragno. Il giovane portiere tornato alla casa madre dopo l’esperienza in B, è apparso fortemente determinato nel cancellare il ricordo della precedente esperienza nell’isola coincisa con la retrocessione a fine stagione.
Il portiere toscano ha dimostrato di essere cresciuto soprattutto dal punto di vista della personalità, fattore che ne esalta e sostiene qualità indubbie. Sicuro tra i pali, in netto miglioramento nelle uscite, ha sfoderato svariati interventi decisivi sublimati in occasione del penalty calciato da Matri, dimostrando di poter guidare un reparto difensivo, che in questa stagione ha evidenziato comunque tangibili miglioramenti.
Un’evoluzione quella di Cragno, che non ha lasciato indifferenti numerosi osservatori del panorama italiano e non solo. Lo stesso Napoli ha inserito il portiere rossoblù nel novero dei possibili sostituti di un Reina che appare ai titoli di coda della sua esperienza all’ombra del Vesuvio.
Il match che si disputerà domenica nel capoluogo campano si prefigura come uno dei più complicati dell’intera stagione, che vedrà l’intera retroguardia cagliaritana alle prese con un reparto avanzato tra i più prolifici d’Europa.
Riuscire a limitare il tridente della formazione allenata da Sarri è un compito arduo e complicato: il Cragno ammirato in questo avvio di stagione restituisce importanti certezze tra i pali, conscio che una grande performance in quel di Napoli potrebbe sancirne la definitiva consacrazione.
