Va sempre così. Quando tutti si aspettano tutto da te, ogni cosa si fa più complessa, il carico di responsabilità può schiacciarti. Quando ci si aspetta poco e niente da, esce fuori quello spirito e orgoglio che ti spinge a dare il meglio e spesso riesci. È esattamente ciò che sta accadendo a Miguel Anderson Da Silva, per tutti Nenè. Quando nella gerarchia degli attaccanti era diventato un comprimario, un rincalzo, quando si parlava di lui come di un giocatore finito, avendo perso ormai la fiducia anche dei tifosi, il brasiliano sta rispondendo con una delle stagioni più prolifiche da quando è in Italia.
Sono 5 i gol realizzati dal centravanti di Sorocaba, 5 gol realizzati più che altro in spezzoni di partita, andando a segnare una volta ogni 192 minuti. Sta segnando quasi in silenzio, nessuno si è accorto del buon bottino. Nonostante le numerose critiche piovutegli addosso il brasiliano si sta dimostrando un eccellente professionista, facendosi trovare sempre pronto.
Al momento di emergenza del parco attaccanti ha risposto con due gol nelle ultime due partite. Ora il verdeoro ha messo nell’obiettivo gli 8 gol, record, del suo primo anno in Italia, quando era un idolo del Sant’Elia. Ora quello stadio non c’è più, forse però Nenè c’è ancora.