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Cagliari, la difesa decide il modulo

Diversi sono i moduli a cui Rastelli può ricorrere con gli interpreti a disposizione

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Il Cagliari ha appena iniziato la preparazione che porterà la squadra rossoblù a competere nel prossimo campionato; alcuni volti nuovi andranno ad affiancare diversi interpreti che da anni vestono la maglia della formazione isolana e che saranno chiamati a confermare il proprio rendimento, oppure ad innalzare il livello di determinate prestazioni risultate ben al di sotto del loro potenziale.

Il reparto che senza ombra di dubbio ha faticato e non poco nel corso del campionato scorso, è la difesa. La partenza di Bruno Alves, unita all’arrivo di Andreolli, la conferma di Capuano e l’incertezza attorno ai vari Salamon e Del Fabro, aprono nuovi scenari attorno al reparto arretrato.

Non solo chi farà parte della retroguardia, ma soprattutto quale assetto andrà a disporre Rastelli sembra essere l’interrogativo maggiormente pressante. Infatti la decisione su quanti uomini potrà contare la difesa, andrà a condizione il resto del modulo utilizzato in casa Cagliari.

Poter disporre di Isla e Miangue sulle corsie laterali, due terzini maggiormente inclini alla fase offensiva, potrebbe spingere Rastelli a valutare l’impiego di una difesa a tre, formata da un Pisacane in continua crescita sulla destra, Ceppitelli o Andreolli al centro e il duttile Capuano alla sinistra. Una conformazione utile a valorizzare le caratteristiche di giocatori come Pisacane e Capuano, che fanno del tempismo e della concretezza le loro armi migliori e che sembrano trovarsi più a loro agio a fianco del difensore centrale. Ceppitelli e Andreolli in linea teorica andrebbero a dar vita ad una lotta per una maglia, ma entrambi potrebbero essere impiegati senza grossi problemi all’occorrenza come centrale di destra o sinistra.

Una difesa a quattro invece alluderebbe ad una maggiore attenzione in fase difensiva da parte dei terzini, con Andreolli, Ceppitelli e Pisacane in primis, a lottare per i due posti al centro della retroguardia.

Due assetti che vanno a condizionare inevitabilmente anche il resto della squadra. In particolare una difesa a tre con due ali intente a produrre una fase di spinta costante, andrebbero a supportare un centrocampo a tre e un duo d’attacco che in svariati frangenti potrà contare sulle abilità aere di due attaccanti come Borriello e il recuperato Melchiorri.
Quattro difensori in linea invece vedranno in mediana sempre tre centrocampisti che potranno contare sulla fantasia di un trequartista come Joao Pedro o Farias, incaricato di coadiuvare la coppia d’attacco.

Due soluzioni valide, credibili e percorribili, che potranno trovare un’applicazione non esclusiva e alternata nel corso della stagione. L’ipotesi di una loro rotazione non è da sottovalutare grazie alla presenza nella panchina rossoblù di Rastelli, un allenatore che ha dimostrato nel corso della sua esperienza nell’isola di saper sperimentare e di non aver eccessivo timore nel perseguire le proprie idee.

 

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