Il suo ingaggio aveva un po’ sorpreso tutti e sul web molti hanno ironizzato sul fatto che venisse da un Paese che è molto spesso al centro delle cronache internazionali per questioni legate al nucleare come la Corea Del Nord.
Ma Han Kwang Song, giocatore offensivo di 18 anni proveniente da Pjongyang, è andato oltre e, nel giro di poco tempo, ha davvero lasciato il segno da quando è arrivato a Cagliari nel febbraio scorso.
In un primo momento, era stato preso per fare un provino e fin da subito i compagni di squadra e la dirigenza isolana rimasero sbalorditi dalle ottime capacità di questo ragazzo. Il Torneo di Viareggio ha rappresentato il suo biglietto da visita, con belle giocate e un gol stratosferico in rovesciata nel match col Parma.
Inoltre, il numero 32 rossoblù è riuscito a fare il grande salto in prima squadra, dove è stato il primo calciatore nordcoreano a esordire in uno dei principali campionati di calcio europei ed è persino riuscito a mettere a segno anche il suo primo gol in Serie A. Semplicemente sorprendente. Ma non solo.
Anche le caratteristiche di questo classe 1998 fanno di lui un interessante talento da tenere in considerazione per l’avvenire rossoblù: è una punta ambidestra che può giocare da prima o seconda punta e abbina egregiamente tecnica e velocità . In sintesi, il prototipo dell’attaccante moderno.
La sua avventura in Sardegna è iniziata da poco, ma i tifosi isolani già stravedono per lui. Ogni qual volta è stato chiamato in causa da Massimo Rastelli, il pubblico l’ha sempre acclamato con calore e affetto, segno che Han ha già fatto breccia nei cuori di chi sostiene la squadra rossoblù.
La partita col Milan (con l’espulsione di Paletta, che ha cambiato in favore del Cagliari la gara dell’ultima giornata di campionato) è stata una diretta dimostrazione di come il nordcoreano diventi un potenziale pericolo per gli avversari. Ora l’orizzonte si sposta verso la prossima annata: Han può diventare importante per il Cagliari del futuro.
