Aspetti Borriello e ti ritrovi Joao Pedro. Così è andata domenica, quando dal dischetto io brasiliano ha cancellato la gerarchia consueudinaria del napoletano dagli undici metri e si è preso il pallone, da rigorista di squadra qui Rastelli imposuit.
La differenza non si è vista. Segnava Borriello, segna Joao. Il fatto è che a Cagliari i cecchini non mancano. Basti pensare alla sfida col Sassuolo, quando invece dal dischetto si presentò Farias. Tre diversi rigoristi in una sola stagione, a cui teoricamente potrebbe aggiungersi Sau (che lo ha già calciato in passato), Di Gennaro (che li batteva al Vicenza)
Lo steso lotto di specialisti si potrebbe considerare per i calci di punizione, a cui si aggiungerebbero anche Bruno Alves (già in gol quest'anno con una sventola dai venticinque metri) e persino Tachtsidis, che le tirava (e segnava) ai tempi del Genoa ma anche alla Roma ed al Catania.
Un parco tiratori di assoluto livello per i rossoblù, che a prescindere da ogni gerarchia potranno contare sempre su un Sardinian sniper.