L’attuale stagione, coincisa con il ritorno nella massima serie della compagine rossoblù, si preannunciava come quella che avrebbe potuto dare risposte attendibili circa la definita consacrazione di diversi interpreti che compongono la rosa rossoblù. Tra il novero di coloro che rientrano appieno in tale categoria e da cui era lecito aspettarsi forti segnali in tal senso, rientrava senza dubbio Diego Farias.

Il brasiliano, classe 1990, è un giocatore che fa della tecnica, della fantasia e della rapidità il proprio marchio di fabbrica. Caratteristiche importanti, divenute rarità in un calcio attuale troppo concentrato sui muscoli ed eccessiva disciplina tattica.

Alla vigilia del match con i nerazzurri milanesi, Farias ha collezionato solo 11 presenze a seguito di due diversi problemi fisici che ne hanno minato un rendimento capace di produrre comunque 4 goal e 2 assist. Dati che identificano pienamente quanto il funambolo brasiliano possa rappresentare un fattore importante ed imprescindibile per le sorti della formazione di Rastelli. Inoltre la possibilità di utilizzo sulla trequarti o al fianco di una punta centrale, rende il suo apporto ancora più prezioso.

I guai fisici appaiono oramai alla spalle e lasciano spazio ad una forte voglia di calcare nuovamente l’erba del campo di gioco, in modo da poter dare il proprio importante contributo in questo finale di stagione attraverso goal e suggerimenti per i compagni.

Il Cagliari si identifica come una società ambiziosa e desiderosa di continuare a crescere e centrare nuovi obiettivi; con un Farias in più nel motore, il raggiungimento del decimo posto potrà essere solo il primo di una serie di traguardi a tinte rossoblù.