La maglia rossoblù, così come la piazza di Cagliari, rappresentano storicamente un ambiente ideale, un perfetto habitat in grado di far sbocciare diversi talenti siano essi calciatori o allenatori.
Diversi protagonisti indiscussi autori di gesta importanti nell’isola, son stati capaci di affermarsi in piazze importanti, riconoscendo e sottolineando il valore dell’esperienza in rossoblù ai fini della propria crescita.
Rastelli e la sua coerenza votata alla sperimentazione ed al cambiamento, è un tecnico che dispensa nel corso della stagione diverse e valide possibilità per coloro che fanno parte della rosa a sua disposizione. Chiunque, partendo dall’estremo difensore sino ad arrivare a i vari attaccanti, ha avuto la propria chance al fine di scalare delle gerarchie sempre mutevoli.
Possibilità che si concretizzano non solo attraverso un impiego e un conseguente minutaggio, ma anche e soprattutto in virtù di collocazioni tattiche differenti che consentano ai giocatori di dar sfoggio della propria duttilità e della volontà di adattarsi ad un ruolo che non sempre corrisponde a quello designato.
Tale modus operandi consente a chiunque vesta i colori rossoblù, di sentirsi sempre preso in considerazione e maturare la consapevolezza che un’occasione non tarderà ad arrivare. Una dinamica che rafforza il senso di appartenenza e rende più compatto un gruppo che pare aver acquisito un’identità precisa.
Lo stesso Rastelli, dopo fasi alternate da elogi e critiche in egual misura, continua a conquistare consensi attraverso risultati che testimoniano una crescita costante.
Diverse giornate separano il Cagliari dal termine di una stagione comunque positiva; tuttavia tale scorcio di calendario appare perfetto al fine di riservare ulteriori sorprese e consentire il maturare di nuove ed importanti certezze in seno ad un gruppo che sembra aver capito quanto Cagliari e il Cagliari possano offrire.