La rosa allestita dalla società rossoblù al fine di giocarsi le proprie chance nell’anno del ritorno in A, è decisamente ampia ed eterogenea. Tale ricchezza ha consentito di far fronte ai numerosi infortuni che si sono susseguiti dall’inizio della stagione.
Diverse possibilità sono state concesse da Rastelli ad ogni interprete messo a disposizione dalla dirigenza, garantendo di fatto diverse opportunità per chi gioca meno di mettersi in luce e scalare le gerarchie.
Tra coloro che non sono riusciti nell’intento di guadagnarsi con costanza la possibilità di calcare il rettangolo di gioco, c’è senza dubbio il polacco Salamon. Il difensore, dopo un’annata in B da trascinatore, valsa la convocazione con la propria nazionale all’Europeo, sta faticando e non poco nel ritagliarsi un spazio a fronte di doti e qualità indubbie. Infatti ogni qualvolta sia stato utilizzato dal proprio allenatore, ha evidenziato un calo di rendimento preoccupante a seguito di amnesie difensive e poca personalità .
L’arrivo di Bruno Alves, ha portato in dote caratteristiche che richiamano quelle del centrale polacco, con una convergenza importante nella capacità di poter impostare le manovra. Ceppitelli e quando chiamato in causa Capuano, con le loro qualità più spiccate in fase di marcatura, appaiono perfetti in coppia con il difensore lusitano. Un’evidenza che ha relegato Salamon al ruolo di riserva di lusso, accomodatosi in panchina anche in occasione dell’unico match saltato sin ora da Bruno Alves.
Difficilmente Salamon vedrà un suo coinvolgimento nell’attuale sessione di mercato, tuttavia è auspicabile una pronta inversione di tendenza al fine di non depauperare un talento che fatica e non poco ad imporsi.
Il Cagliari è una squadra ambiziosa, che vuole costruire un grande ed interessante futuro, Salamon ha tutte le doti per poterne fare parte, dimostrandolo con forza al più presto.