Si dice che una squadra riesca a portare a casa le vittorie anche grazie alle situazioni da palla inattiva: i calci d’angolo o i cross su punizione rappresentano ghiotte opportunità per segnare, specie se i difensori si trovano nell’area avversaria, pronti a colpire.
Lo scorso anno sono andati a segno 5 giocatori del reparto arretrato rossoblù: una rete per Balzano, Capuano, Ceppitelli e Pisacane, 2 per Salamon. A secco invece Murru, Krajnc, Barreca e Benedetti.
Nella stagione in corso, in 16 gare disputate, solo due difensori cagliaritani sono riusciti a trovare la via della rete. In entrambi i casi si è trattato di segnature inutili ai fini del risultato: Bruno Alves ha trasformato un pregevole calcio di punizione in quel di Bologna, mentre Capuano ha segnato di testa nella sconfitta casalinga contro la Fiorentina. Quanto a Padoin, preferibilmente impiegato a centrocampo ma talvolta anche laterale destro, l'ex juventino è stato autore di una marcatura.
Nessuna realizzazione, finora, per Ceppitelli, Murru (attualmente infortunato), Isla, Pisacane e Salamon.
Eppure sembra strano che due interpreti abili di testa, come Alves e Ceppitelli (rispettivamente 22 e 15 gol in carriera), non siano ancora riusciti ad essere incisivi nell’area avversaria, considerando che la rete del portoghese è arrivata in altro modo.
Che sia un problema di chi si incarica di crossare al centro?
Al tecnico Rastelli il duplice compito di “educare” la difesa più perforata del campionato a una più corretta copertura, ma anche di renderla efficace in fase realizzativa.