Dopo una stagione da protagonista assoluto, coincisa con la cavalcata trionfale della squadra rossoblù, Bartosz Salamon sta faticando e non poco nel dare il proprio contributo.
Il rendimento garantito in maglia Cagliari ha consentito al difensore polacco di prendere parte all’Europeo con la maglia della propria Nazionale, preannunciando una continua ascesa verso la consacrazione definitiva. Tale percorso sembrava condiviso anche da Massimo Rastelli che in due partite consecutive ad inizio stagione, ha schierato Salamon nella formazione titolare.
Due match che hanno consegnato un Salamon impacciato, insicuro e protagonista di diverse amnesie difensive, per nulla a suo agio a fianco di un giocatore dominante come Bruno Alves. Il portoghese sinora non ha saltato nemmeno un minuto disputato dalla formazione rossoblù, vedendo al suo fianco alternarsi i vari Capuano, Ceppitelli e appunto Salamon. Il polacco ha caratteristiche non distanti da quelle padroneggiate da Alves, su tutte la capacità d’impostare la manovra: una formula che qualora venga riproposta dovrà registrare una diversa interpretazione del ruolo, tale da facilitare una coesistenza dimostratasi inadeguata nel produrre i frutti sperati.
La partita di Coppa Italia che vedrà mercoledì sera, i sardi affrontare la Sampdoria dell’ex Giampaolo, sembra rappresentare un occasione troppo ghiotta per Salamon. Togliersi un pizzico di ruggine accumulata, riprendere confidenza con il rettangolo di gioco e dimostrare di poter guidare una retroguardia, incapace di proteggere con efficacia la propria porta, saranno gli obiettivi principali al fine di scalare qualche posizione nelle gerarchie rossoblù.
Un crocevia importante per Salamon, che difficilmente accetterà un ruolo da comprimario per il resto della stagione, ben conscio che per evitare che ciò accada, dovrà riprendere al più presto il percorso interrotto al termine della scorsa stagione.