Stagione 1974/1975. Sta iniziando quella fase che nel giro di due anni riporterà il Cagliari in serie B. I fasti degli anni precedenti sono un ricordo e Gigi Riva, a causa dei numerosi e ripetuti infortuni, è disponibile solo a mezzo servizio: infatti, proprio in questa stagione, disputa solo otto incontri e segna la miseria di due reti. Per una squadra che fa totale affidamento su di lui, questo è un duro colpo.
La stagione rossoblù ricomincia con al timone Giuseppe Chiappella, che nel campionato precedente aveva condotto i suoi a un anonimo decimo posto. In questo campionato, il tecnico non avrà occasione di completare il suo lavoro perché sarà esonerato alla nona giornata e rimpiazzato da Luigi Radice, alla sua prima esperienza in Sardegna.
È la seconda giornata di campionato e i rossoblù, reduci dal pareggio a reti bianche casalingo contro il Vicenza, affronta l’Inter a San Siro e il protagonista di giornata è Roberto Boninsegna: l’ex rossoblù, che sembra avere nei sardi una delle sue vittime preferite, forse perché si vuole “vendicare” per la preferenza che la società rossoblù ha sempre dimostrato nei confronti di Riva, quando entrambi giocavano in Sardegna, si concede un poker.
I gol che arrivano equamente divisi tra primo e secondo tempo.
La punta mette la palla in rete al 10’ e al 45’ della prima frazione di gioco e al 21’ e al 36’ della ripresa.
Il Cagliari può soltanto accorciare le distanze con Bobo Gori al sessantatreesimo: proprio lui che, nell’affare che aveva portato Bonimba a Milano, era stato insieme a Domenghini una delle contropartite mandate sull’isola.