Oggi ci ricordiamo di Manlio Scopigno come il mago che creò il Cagliari dei miracoli o, molto più comunemente, come il “Filosofo” per via di quel suo carattere pacato e della sua vasta cultura. Ma, forse, non tutti sanno che il tecnico allenò i rossoblù due volte, a distanza di due anni. La prima durò solo una stagione (1966-1967); la seconda, è quella che portò il Cagliari nella storia (1968-1972).
E oggi parliamo proprio di quella prima volta: era l’estate del 1966 e l’allenatore, reduce da un esonero a Bologna, accettò con entusiasmo il nuovo incarico che gli proposero sull’Isola. Purtroppo il debutto sulla panchina rossoblù non fu dei migliori: si trattava di una gara di Coppa Italia a eliminazione diretta e i rossoblù persero 1-0 per mano dell’Arezzo, formazione militante in serie B, e il gol della vittoria fu siglato da Giovan Battista Benvenuto. E di certo non deve essere stato un benvenuto gradito al mister che, nonostante la partenza falsa, riuscirà a concludere il campionato di serie A con la formazione sarda stabile al sesto posto, a quaranta punti e con meno reti subite; Gigi Riva, inoltre, vincerà il suo primo titolo di capocannoniere della massima serie con 18 reti. Scopigno venne poi esonerato nel 1967, al rientro dall’avventura con i “Chicago Mustangs” (che in realtà era sempre la squadra rossoblù, rinforzata con qualche ragazzo delle giovanili, che disputò un torneo a dodici squadre negli Usa in rappresentanza di alcune squadre americane), per essere stato sorpreso a fare pipì nel giardino dell’ambasciata italiana a Washington durante un ricevimento.