Il Cagliari ha dovuto fare di necessità virtù per raggiungere una nuova salvezza in Serie A dopo l’addio di Claudio Ranieri. I sardi sembravano aver compiuto un’impresa già nell’annata precedente, ma sono riusciti a ripetersi anche nell’ultimo campionato, lasciandosi peraltro alle spalle diverse avversarie. Nel complesso si possono individuare ben 5 gare che sono risultate notevolmente importanti nel percorso dei ragazzi guidati da Davide Nicola, che sin da subito aveva creduto però nelle potenzialità di questa squadra. D’altro canto, il mister è un esperto in tema di salvezze. Già nel ritiro estivo Nicola aveva individuato segnali positivi nell’approccio ai diversi tipi di avversari e le sue impressioni sono state confermate nell’arco del campionato. Più volte i rossoblù sono riusciti ad alzare la testa anche di fronte a compagini ben più attrezzate.
Di certo il primo passo verso la salvezza è stato quello compiuto nella sesta giornata. Era il 30 settembre quando il Cagliari ospite del Parma ottenne la sua prima vittoria, in trasferta, con un finale di gara al cardiopalma. Al minuto 87 i padroni di casa si erano portati sul 2-2 grazie ad un rigore di Hernani, ma dopo pochi secondi Roberto Piccoli segnò la rete del definitivo 2-3, salvando di fatto anche la panchina del tecnico che già iniziava a traballare.
Per prendere maggiore consapevolezza dei propri mezzi è stato necessario aspettare però il 9 novembre. In occasione del dodicesimo turno il Cagliari ospitò infatti il Milan dando vita ad un match davvero avvincente. Dopo l’iniziale vantaggio firmato da Nadir Zortea i rossoneri passarono avanti con una doppietta di Rafael Leao e nella prima mezzora della ripresa Gabriele Zappa e Tammy Abraham rimpolparono ulteriormente il tabellino. Lo stesso terzino rossoblù, però, riuscì a realizzare all’89’ il gol del 3-3, proprio quando sembrava che il Milan si stesse avvicinando ad una vittoria scontata. Se consideriamo le previsioni iniziali e le specifiche quote sul campionato di Serie A il Cagliari non avrebbe mai potuto infastidire la corazzata meneghina, invece quel pareggio ebbe il sapore di una vittoria per l’ambiente, che iniziò seriamente a pensare che evitare ancora la retrocessione non fosse un’utopia.
Da non dimenticare ovviamente è anche il 4-1 interno rifilato al Lecce il 19 gennaio. Si giocava la ventunesima giornata ed era ormai chiaro che i salentini sarebbero stati tra i diretti rivali per la corsa alla salvezza. Grazie a Santiago Pierotti, però, furono proprio i giallorossi ad andare in vantaggio. Nel secondo tempo gli ex napoletani Gianluca Gaetano e Sebastiano Luperto rimisero il Cagliari in carreggiata e in seguito all’espulsione di Ante Rebic i padroni di casa dilagarono con le reti del solito Zortea e di Adam Obert.
Un’altra vittoria fondamentale è stata quella riportata a Verona, sempre nel girone di ritorno. Un secco 0-2 alla trentaquattresima giornata. Era il 28 aprile quando Leonardo Pavoletti aprì le marcature con la sua ultima firma stagionale. Poco dopo il rosso rifilato a Daniele Ghilardi nel finale, il Cagliari chiuse la pratica con il goal di Alessandro Deiola in pieno recupero.
Infine, il successo della definitiva sicurezza. Ad appena 2 turni dalla conclusione del campionato il Cagliari ha battuto in casa il Venezia con un deciso 3-0 ad opera di Yerry Mina, Piccoli e Deiola. Giunti a quota 36 punti in classifica i sardi erano dunque aritmeticamente salvi con una giornata di anticipo e nell’ultima partita si sono limitati a fare da sparring partner al Maradona, dove il Napoli si è laureato campione d’Italia. Adesso la testa è già proiettata alla prossima stagione, anche se intorno alle future mosse della società regna un alone di mistero, ma le ambizioni del Cagliari, quelle sì, sono più che certe.