Pareggio tra Trapani e Cagliari. Ai microfoni si Sky si presenta il tecnico dei siciliani Cosmi. Ecco le sue parole:
"Ho detto una cosa a un mio giocatore e sono entrato in campo. Con l’espulsione è aumentata la rabbia per quello che è successo durante la gara, non posso accettare questo che per me non è un pareggio, ma è una sconfitta. Ora dovrò spiegare ai miei giocatori che il calcio è pulito, che vince chi gioca meglio, che c’era il vento.
Dare importanza a qualcosa che sia stato sotto gli occhi di tutti è stato palese. Il primo tempo sarebbe dovuto finire 3 o 4 a zero. Questi sono due punti sottratti. La mia paura riguarda il futuro di questa squadra e di questa società . A livello sportivo saremmo contenti se fossimo trattati come gli altri.
Quando parlo di componenti umane faccio riferimento ad eventuali errori, nostri o di un arbitro. Nella seconda situazione c’era secondo me rigore ed espulsione. Abbiamo subito un gol al 92’ forse evitabile, ma non toglie nulla alla prestazione di ragazzi che hanno dato non tutto, di più. Basta però parlare. Non è che ci volesse tanto per capire che quel rigore fosse solare. Chi decide ha deciso di no, e allora avrebbe dovuto ammonire Eramo per simulazione.
La prestazione è stata bellissima: diranno tutti che il Cagliari ci ha creduto fino all’ultimo, questo è il calcio all’italiana. I nostri sono stati errori di generosità , ma abbiamo forse giocato la miglior partita della stagione. Il Cagliari ha tirato solo due volte in porta".