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Zeman: "Sono qui perché credo nella salvezza"

Le parole del tecnico rossoblù in conferenza stampa

La Redazione
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ASSEMINELLO – Dalla nostra inviata Alexandra Atzori

Domani sarà Cagliari-Empoli. Non una partita come le altre, forse, per i rossoblù, l’ultima chiamata per restare in corsa nella corsa salvezza. In panchina c’è nuovamente Zdenek Zeman, ed è grande l’attesa per quella che sarà la sua conferenza stampa pre gara in programma tra pochi minuti presso il centro sportivo di Assemini.
Dalle parole del boemo si cercherà di comprendere quale squadra domani scenderà in campo per la partita dell’anno.
Curiosità forte, dunque, intorno a quelle che saranno le scelte del tecnico di Praga. Unica certezza, il suo modulo, il 4-3-3.

Ecco il mister, ecco le sue dichiarazioni alla stampa:

“Sono qui con lo stesso spirito di due mesi fa, ci credevo allora e ci credo adesso, non ho perso 70 giorni. La squadra? L’ho trovata come l’ho lasciata con qualche giocatore nuovo. Ci potranno aiutare. Ho chiesto ai ragazzi più applicazione e più responsabilità ma ora abbiamo molto meno tempo rispetto a prima. Io credo nella salvezza e penso si possa raggiungere. Possiamo migliorare sul piano del gioco ed i ragazzi si ricordano ciò che abbiamo fatto. Dobbiamo svilupparlo.

I tifosi? Non credo che tutti i tifosi siano contenti del mio ritorno ma i gusti sono gusti. Mi auguro che ci sia tanta gente allo stadio e non avendo mai vinto in casa spero che domani sia la volta buona. Rispetto alla prima parte di campionato spero cambino i risultati.

Ho sempre seguito il Cagliari, giocava in maniera diversa rispetto a quando c’ero io ma i risultati non sono arrivati lo stesso. Garanzie? No, non ho chiesto nessuna garanzia. Sono tornato perché credo nella salvezza.

Non sono preoccupato per domani ma rispetto l’Empoli che è squadra ben organizzata. Mancheranno gli squalificati Cossu e Avelar e gli infortunati Capuano, Gonzalez e Donsah. Dobbiamo pensare a noi stessi e non alle avversarie per la salvezza. Giocare contro Cesena, Atalanta o Juventus non deve fare differenza. I cambi nello staff? Dipendono da me. Brkic?

Ha fatto bene. Durante la mia prima esperienza siamo stati ingenui e questo deve cambiare. È ovvio che ogni tiro non può diventare un gol ma dobbiamo fare più attenzione. Sau? Da lui mi aspetto tanto.

Ora sta bene e spero ci aiuterà. Il mio ritorno? Non pensavo che il presidente tornasse sui suoi passi. M’Poku? Per me è un esterno, Husbauer è un centrocampista anche se può fare altri ruoli. Mi auguro di ripetere l’impresa del Sassuolo dell’anno scorso.

I disaccordi con i senatori? Sciocchezze, i problemi erano altri. Io sono tornato perché so quanto è importante la serie A per i sardi. Spero di dar loro le soddisfazioni che non ho dato loro nella prima parte. Io non avevo problemi neppure con gli altri giocatori, poi se qualcuno di loro aveva problemi con me è un altro discorso.

Eravamo in grado di fare punti dalla prima gara in casa. Gli acquisti estivi? Alcuni sono stati scelti da me altri dalla società".

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