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Ventura: "Nel secondo tempo abbiamo messo in difficoltà il Cagliari: c'è tanto da lavorare"

"Sono tornato con grande piacere, considero la Sardegna un po' casa mia"

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Il Chievo Verona perde a Cagliari e rimane ancora a -1 in classifica. In sala stampa si presenta il tecnico clivense Ventura per commentare il match: 

"Sono tornato con grande piacere perché la Sardegna la considero anche un po' casa mia, abbiamo avuto un anno solo un po' sofferto e c'é grande affetto.

Il nostro obiettivo non era recuperare la partita quanto piuttosto vedere a che punto siamo, visto che la settimana scorsa siamo scesi in campo senza aver mai effettivamente messo piede in campo. Il primo tempo è stato di grande difficoltà, soprattutto mentale e avevamo contro un Cagliari che sta bene, ha un ottimo organico e se avesse vinto a Firenze nessuno avrebbe potuto dire nulla. Nel secondo tempo abbiamo messo piú in difficoltà il Cagliari.

Certo, pareggiando avremmo potuto togliere quel meno uno dalla classifica, che pesa molto sulla mente dei ragazzi. Diró una mostruosità ma tra vincere contro l'Atalanta e il secondo tempo di oggi preferisco il secondo tempo di oggi, perché mi ha dato buoni segnali.

Noi avevamo molti assenti ed Hetemaj si è fatto male nel riscaldamento, per questo volevo capire a che punto siamo. Per sperare nella salvezza servirà vincere diverse gare di fila e solo attraverso l'organizzazione si puó fare.

Ho ottimi rapporti con Giulini e Filucchi, in estate abbiamo parlato di Sardegna. Il Chievo deve lottare per salvarsi, voi ora vi fate la bocca buona con Castro e il Parma con Inglese e la loro partenza è stato un duro colpo, ma abbiamo una nidiata di ragazzi giovani che devono crescere, come Kiyine. Dobbiamo tornare a seminare.

Se avessimo fatto tutta la gara come i primi venti minuti non saremmo andati da nessuna parte, invece nel secondo tempo abbiamo avuto qualche occasione è abbiamo messo in difficoltà una squadra che sta molto bene. Ho visto dei segnali positivi ma c'é tanto da lavorare ancora. Nel secondo tempo sembravamo una squadra, domenica scorsa non lo siamo stati per niente.

Negli occhi dei ragazzi ho visto la consapevolezza che, se lavoriamo, possiamo migliorare.

Rossettini a sinistra? Sono tutti infortunati, non sapevo chi mettere. Avrei potuto giocare io, ma ho un problema al ginocchio (ride)".

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