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Silvestrone: "Non vogliamo che la squadra giochi in penisola. Sì ad Is Arenas"

Le prime parole di Silvestrone stamani a Cagliari

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Luca Silvestrone, il consulente che rappresenta il fondo americano interessato all'acquisto del Cagliari e quindi a risolvere la questione stadio, è arrivato in mattinata a Cagliari. Con lui c'è l'architetto statunitense Dan Meis, lo stesso che sta lavorando al nuovo stadio della Roma.

I due, accompagnati da rappresentanti del Cagliari calcio, hanno prima fatto un sopralluogo nel centro sportivo di Asseminello, poi a Is Arenas e infine allo stadio Sant'Elia.

Nel pomeriggio incontreranno il sindaco Zedda. L'appuntamento col primo cittadino è stato preceduto da un pre-vertice in un albergo della capitale.

L'IPOTESI IS ARENAS - E’ quella più credibile e più facilmente realizzabile: un ritorno a Is Arenas, stadio lasciato un anno fa ma mai dimenticato, soprattutto dai tifosi rossoblu che avevano apprezzato il passaggio dal rudere Sant’Elia a un impianto nuovo di zecca. "E' una possibilità, non vogliamo che la squadra stia lontana dalla Sardegna quando inizierà il cantiere per la ristrutturazione", dice Luca Silvestrone, che oggi è a Cagliari e con lui ci sarà anche l’architetto statunitense Dan Meis, un nome una garanzia, almeno sotto il profilo della qualità dei progetti. Dettaglio importante visto che nonostante le promesse il nome degli americani non è ancora stato fatto e la piazza ha bisogno di rassicurazioni. Ma il rappresentante del fondo d’investimento a stelle e strisce sarà in città anche per intensificare i contatti col Cagliari: bisogna definire infatti cosa c’è sul piatto delle trattative.

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