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Carli: "I ragazzi hanno sputato sangue, cotto dall'emozione: ora un grandissimo finale di Campionato"

"Gruppo unito e con grande voglia: io uomo di campo e spogliatoio"

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Dopo la partita vinta per 2-1 in casa contro l'Udinese, si presentano in sala stampa il presidente Tommaso Giulini e il neo Ds del Cagliari Marcello Carli.

Ecco le loro parole.

Giulini: "Con Carli ci conosciamo da qualche anno,  già da quando ci ha fregato Vecino.  Avevo già deciso comunque di ripartire con Marcello l'anno prossimo e domenica ci siamo sentiti e mi ha dato la sua disponibilità  a venire nonostante la situazione difficile. Nonostante questo voglio ringraziare Rossi per la sua onestà e la sua lealtà. Volevo dare un segnale all'ambiente e questa era la settimana giusta.  E abbiamo vinto.

Non ho mandato via Rossi perché ha fatto qualcosa di male,  ma perché serviva un segnale forte.  Se avessi potuto mi sarei cambiato io e non volevo cambiare Lopez perché abbiamo deciso di andare avanti con lui fino alla fine,  è quello che conosce meglio l'ambiente. 

Abbiamo fatto tutti degli errori ma non c'è un motivo particolare per il suo allontanamento. Ho letto in queste settimane che in tante squadre erano interessate a Carli e chiamandolo ora volevo vedere se se la sentiva di mettersi in discussione venendo quà.

Carli: "In questa vittoria non c'entro niente ma ho potuto rimanere quatteo/cinque giorni insieme,  anche con il presidente e ho visto dei ragazzi dispiaciuti ma che costituiscono un gruppo unito e con grande voglia.  La squadra ha avuto anche qualche episodio a sfavore e la reazione di oggi è stata davvero grande, i ragazzi hanno sputato sangue.  Ma non siamo salvi,  dobbiamo fare un grandissimo finale di campionato,  un finale di altissimo livello.

Mi piace poco stare dietro la scrivania e molto più  in campo con squadra e allenatore.  A Empoli sono cresciuto tanto ma qui si può creare qualcosa di bellino,  di veramente bellino e in questa piazza vedo qualcosa che può diventare importante.  Io non riesco a lavorare senza emozioni e in questi giorni ne ho avuto tante,  sono cotto e voglio solo andare a dormire. 

Dobbiamo capire che questa squadra deve mantenere la categoria e vincere per fare punti.  Al mercato ancora non ci pensiamo. Penso che qui si possa fare qualcosa di importante, io ho sempre lavorato sognando e se posso lavorare senza vendere nessuno sono molto più contento.  Adesso però dobbiamo pensare a salvarci. Il passato per me non conta più niente,  vorrei portare qui altri giovani Vecino. Quanti punti bastano per salvarsi? Boh,  sono stanco.  L'importante era vincere oggi".

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