Sono loro a darti fin da piccolo la monetina per andare a comprare il gelato o le caramelle. Sono loro a viziarti con tutti i cibi buoni che i tuoi genitori preferiscono non farti mangiare sempre. Sono loro i tuoi angeli custodi, quelli che si preoccupano fin troppo per te. Sono un tuo punto di riferimento, perché a loro ti affezioni quasi inconsciamente. E sono loro a trasmetterti le loro passioni. Per esempio, quella per lo sport.
Se hai dei nonni tifosi di una squadra di calcio, siamo sicuri che ti avranno portato allo stadio quando avevi 5-6 anni, o magari più tardi. Nella speranza che anche tu, ancora ignaro di quale fosse lo sport più bello del mondo, ti innamorassi di quei colori. Nei primi match ti sarai addormentato, nel disinteresse totale, oppure avrai ascoltato con attenzione i cori provenienti dalla curva provando ad intonarli.
Avrai osservato quei giocatori che rincorrevano un pallone, avrai gioito al momento di un gol e ti sarai rattristato quando la tua squadra usciva dal campo con una sconfitta. E avrai, una volta rientrato a casa, ascoltato i racconti del magico scudetto e le imprese di un gruppo che a suon di gol di Gigi Riva si affermava dinnanzi a tutta Italia e guidava il riscatto del sud.
A tanti tifosi del Cagliari sarà successo così: i loro nonni hanno trasmesso una passione che li ha accompagnati nel corso degli anni, e che mai potrà finire. E adesso, mentre non tutti guardano la partita al Sant’Elia, ma dalla televisione di casa, oppure lassù in cielo, nel caso ci avessero già lasciato, al collo ogni fine settimana portano una sciarpa cagliaritana.
Auguri a tutti i nostri nonni, ancor più se hanno il cuore rossoblù!