“Scusa Ameri…”
“Chiede di nuovo la linea Guerrini...”
“Il Cagliari raddoppia al 42’ con Riva: Cagliari 2 – L.R.Vicenza 0. A te la linea”
La cornice è quella dell’Italia che si appresta a vivere gli anni ’70, la stessa bruscamente risvegliata dai tumulti dell’Autunnio caldo, sconvolta dalla Strage di Piazza Fontana e pronta a cambiare volto con la Legge sul divorzio e lo Statuto dei lavoratori. Nessuno sa che la vera rivoluzione arriverà il 12 Aprile, quando il Cagliari Calcio, trascinato dai gol di Rombo di Tuono, si isserà in cima all’Italia portando alla Sardegna il primo ed unico, storico Scudetto.
Nel frattempo Efisio Melis, intraprendente commissario di Siliqua, è alle prese con una complessa ed intricata indagine. La vicenda di “Quando il Cagliari vinse lo Scudetto… e la Juve tentò di rapire Gigi Riva” (edito da Gia Comunicazione di Giorgio Ariu) prende piede dal macabro ritrovamento di un cadavere recante un misterioso messaggio, che rivelerà un’organizzazione ben più sofisticata e strutturata, con chiari intenti di sovversione politica.
Nel contesto delle ricerche, l’autore Maurizio Vicoli inserisce la travagliata vita sentimentale del protagonista e la sua passione per i colori rossoblù: il suo amore per la maglia sarda sarà messo duramente alla prova dal rapimento di Gigi Riva, nel vano tentativo della Vecchia Signora di stoppare l’inarrestabile corsa dei sardi: una fantasiosa quanto singolare trovata che rende questo romanzo giallo unico nel suo genere.
La forza della narrazione sta in una prosa semplice ed agile, che accompagna rapidamente il lettore nello scorrere rapido degli eventi che si susseguono, trasmettendo al frenesia delle indagini e la stessa identica agitazione che pervade il buon Melis. Tra colpi di scena, scoperte e tradimenti, il romanzo tocca tantissimi temi, anche di importante rilevanza storico-sociale che, accostati alla cavalcata del Cagliari verso il titolo, impattano in un contrasto che non fa che ricordare cosa questo magnifico sport possa significare, la cosa più importante tra le meno importanti.