Sono ore concitate in casa Cagliari. Dopo la disastrosa sconfitta in casa contro l'Hellas infatti, ora a traballare è la panchina di mister Mazzarri.
Sette sconfitte di fila nelle ultime otto gare, rischiano di decretare il destino del mister lontano dalla panchina del Cagliari, Il condizionale è d'obbligo, e si attendono le mosse della società in vista della sfida di domenica prossima a (ore 18:00) Salerno.
A prescindere dalla guida tecnica, il match contro i granata ha il sapore delle sfide impossibili. Questa volta non tanto per il blasone dei padroni di casa (che si devono salvare), ma per cosa troveranno i rossoblù fin dal loro arrivo in Campania.
Gli ingredienti per una domenica infuocata ci sono tutti e quella dell'Arechi, vista l'importanza della posta in palio, rischia di diventare (comunque vada) una gara da ricordare negli annali.
Il Cagliari verrà accolto da uno stadio gremito e da una tifoseria caldissima. Si giocherà in un fortino allestito per “cucinare a puntino”gli ospiti non graditi, e spedirli dritti dritti in serie B.
Al Cagliari serviranno nervi saldi e tanto coraggio. Non farsi intimidire dal pubblico di casa è il primo modo per uscirne vivi. Il resto lo farà il cuore e la forza di un gruppo che, forse, potrebbe stupire tutti dimostrando che proprio nel campo più duro, i veri uomini escono allo scoperto.
Staremo a vedere. Il campo dirà se chi scende in campo sarà all'altezza di quella che alla vigilia è senza dubbio la gara più importante del campionato.
La leggerezza è stata arrivarci dopo numerosi risultati negativi e averla indirettamente caricata di significato. Con quattro o cinque punti in più, per il Cagliari sarebbe stata una normalissima trasferta.
In queste condizioni di classifica invece, è una partita da dentro o fuori. Da “salvati o sommersi”, per citare Primo Levi.
Ricorda tanto la semifinale dei mondiali in Germania del 2006. Dove la Nazionale di Lippi, con tutto lo stadio contro, riuscì a vincere grazie a Grosso e Del Piero, dopo una sfida epica.
Con le debite proporzioni, contro la Salernitana sarà proprio così. La tensione si avvertirà non appena si scenderà dall'aereo dell'andata. Sono gare che restano nella mente di chi le gioca, incastonate più di altre nella carriera di un calciatore.
Dimostrare di esserci, dando l'ultimo sussulto ad una stagione che di emozioni per il tifoso è stata avarissima, è forse l'ultimo compito che il Cagliari può decidere di adempiere per questa stagione.
Serviranno uomini, onore e coraggio. Quelli che sopiti per troppe gare, potrebbero spuntare all'improvviso nella bolgia di Salerno.
Il calcio, a volte è strano.