Che il pareggio di Verona sia stato un punto d'oro, non ci piove. Non tanto per la classifica (una lunghezza è nulla), quanto per ciò che rappresenta.
Il Cagliari infatti, si giocava la possibilità di continuare a subire e basta, o in qualche modo di reagire e alzarsi dal tappeto. E così è stato al Bentegodi, e non era facile.
Per inquadrare la difficoltà del match, basti pensare a come gli uomini di Mazzarri ci sono arrivati: ultimi in classifica, raggiunti in casa sul pareggio dalla Salernitana, e con la contestazione da parte della tifoseria, sfociata nel faccia a faccia post gara all'esterno dello stadio.
Che sia stata la giusta sveglia per un atteggiamento diverso?
Difficile dirlo. E un pareggio dopo tante sconfitte non è sicuramente la cura di lungo periodo che serve. Ma una cosa è certa: a Verona si è giocato a calcio, si è corso, si è sudato.
C'è stato il giusto mix di agonismo e temperamento che richiedeva un avversario attrezzato come l'Hellas, nel freddo di una trasferta in Veneto.
Cosa mai sarà cambiato nella testa dei calciatori, non si saprà mai.
Ma tornando a ritroso nel post Cagliari-Salernitana, è possibile che l'eco di qualche voce dei fans più infastiditi, risuonasse nel cuore di chi ha indossato la maglia e corso per essa? Forse la risposta è si.
I faccia a faccia squadra tifosi infatti, a volte sono la giusta sveglia per riaccendere sentimenti e voglia in chi gli ha sopiti. Magari capendo che il tifoso va rispettato, così come la casacca che si indossa.
E non serve solo vincere (come nel caso di Verona), ma basta almeno una prestazione degna di un gruppo che merita i tifosi che possiede. Nel caso del Cagliari, appassionati e fieri.
Ovviamente adesso, va ricercata la continuità . Motivo per il quale, Mazzarri dovrà essere furbo a stuzzicare i propri ragazzi e far vibrare le giuste corde anche in futuro.
La strada è lunga, tortuosa ed in salita. A forza di pareggi non si costruiscono salvezze e tanti avversari forti sono ancora da affrontare.
E se da penultimi anche un solo punto è d'oro, non avere il tifoso contro non vale certo meno. E accontentare chi ti dimostra affetto, a volte restituisce energie enormi per grandi imprese.
Per ora dunque, la contestazione forse è servita come scossone. Magari basterà anche per trovare un cambio di atteggiamento che, come a Verona, porti oltre che gli applausi, anche qualche punto in più.
Staremo a vedere.