Un Cagliari ultimo in classifica e pieno zeppo motivi per lasciarsi andare in caduta libera, ma anche no (se ne trova le forze), ha la possibilità di cambiare il proprio destino partendo dalla gara di Sassuolo.
Perché proprio contro gli emiliani? Perché il tempo per Mazzarri in panchina è stato sufficientemente lungo, ed è ora di macinare punti.
Se infatti la “luna di miele”del mister subentrato a Leonardo Semplici, ha conosciuto la pazienza di un intera piazza al mantra “lasciamolo lavorare”, alla decima partita della sua gestione e con appena 6 punti in classifica, il tempo per ulteriori tentennamenti pare finito.
A prescindere dalle scelte del presidente post Sassuolo, se si tornasse in Sardegna con zero punti, la leadership di Mazzarri si incrinerebbe in maniera irrimediabile al cospetto di una tifoseria già irritata da inizio stagione.
Le chiacchiere stanno a zero. Dopo la lunga sosta per le Nazionali il tifoso si aspetta di vedere un Cagliari diverso e che strappi almeno un pareggio contro i neroverdi.
Alibi, scuse, mea culpa, non possono più colmare il divario di un Cagliari la cui rosa è certamente superiore a squadre neopromosse o che in classifica lo superano, ma non nel monte ingaggi dei propri calciatori.
Viceversa, arrivasse un risultato positivo, si prenderebbe una bella boccata d'ossigeno. Staff tecnico e atleti ne gioverebbero nel morale e il filo del rasoio su cui pare cammini l'intero club fino ad ora, risulterebbe, almeno per un turno, molto meno tagliente.
A livello temporale dunque, non è né troppo presto per rivoluzioni, né troppo tardi per escluderle.
E' più che altro un limbo.
Dove immancabilmente il campo da il suo responso negativo in termini di risultati, e la sala stampa offre le “giuste spiegazioni” ad ogni partita andata male da parte dei protagonisti.
Destinatario di tutto, il presidente Giulini e il suo muso duro con la squadra. Rea, pare, di non metterci l'anima come piacerebbe a lui tanto da fargli disertare lo stadio nell'ultimo match casalingo.
A un terzo di campionato, con 6 punti, un ultimo posto, e alla ripresa dopo la sosta, l'importanza a livello temporale della trasferta di Sassuolo è appunto questa: forse è la giusta data perché i nodi vengano al pettine.
E le matasse da sbrogliare per il patron non sono di poco conto. C'è infatti da scegliere che tipo di strategia attuare, per arrivare presentabili nel morale (ed in classifica) al mercato di gennaio.
Sempre ammesso e non concesso, che il mercato sia talmente di livello da cambiare gli equilibri di una squadra in corsa, cosa rara nella sessione invernale.
Comunque data ancora troppo lontana per non cambiare di marcia e farsi logorare con quest'andazzo per altri due mesi.
Il risultato del Mapei Stadium sarà dunque crocevia di tutti questi fattori. Un bel risultato positivo per i rossoblu, sarebbe il giusto “click”, che cambia il volto ad una stagione.
Almeno fino a quando, tutti si remi in tale direzione.