Il Cagliari versione “Leonardo Semplici da inizio stagione” continua a prendere forma.
Dopo l'arrivo di kevin Strootman, un mercato ancora tutto da definirsi, ed un mister, come detto, saldissimo al comando, la società ha reso note il numero e le date delle prossime amichevoli pre campionato.
In 22 giorni, saranno 5 le gare che vedranno impegnati i rossoblu.
Si partirà infatti da sabato 17 luglio a Pejo contro il Real Vicenza, per terminare il 7 agosto in trasferta con il Mallorca.
Nel mezzo due trasferte fuori dall'isola, una in casa del Vicenza (24 luglio), una in Germania contro l'FC Ausburg (31 luglio), e una in Sardegna contro l'Olbia nel ritiro di Aritzo (4 agosto).
Rispetto alla scorsa stagione, dove le amichevoli furono soltanto 2 (contro Olbia e Roma), si nota da subito che probabilmente si è fatto tesoro che un numero più alto di test, è cosa buona e giusta.
Voltandosi indietro infatti, non si può certo dire che Di Francesco abbia potuto sperimentare chissà quali schemi in appena due match. Ed il fatto di programmarne 3 in più, ora con mister Semplici, favorirà certamente le possibilità di testare ritmo, schemi e trame di gioco.
Tutto quello che la scorsa stagione è mancato nel precampionato (amichevoli comprese), questa stagione è già fissato in calendario (sempre Covid permettendo).
Se la mancata restaurazione di matrice “difranceschiana” è sfumata tra tante (giuste) alibi e poche partite per misurare il reale livello dei calciatori, quest'anno si cerca di non arrivare impreparati alla prima di campionato.
Certamente il calcio estivo non è come quando si gioca per i punti, questo è ovvio.
Ma se il rapporto calciatore - mister si crea soprattutto in ritiro, e anche vero che tanta parte di questo passa per le amichevoli, che più se ne giocano, meglio è.
In casa, in trasferta, in Italia o all'estero. Tutto forma, tutto allena, tutto amalgama lo spogliatoio. E se questa stagione regala il tempo per poterlo fare, ben vengano le gare estive e ciò che ne consegue per staff tecnico e squadra.
Arrivare carichi alla prima giornata, parte da molto lontano e conoscersi il meglio possibile, fa spesso la differenza tra un buon gruppo di giocatori, e una squadra di fratelli che si conoscono alla perfezione.