Si è rotto l'incantesimo. Ancora una volta, il Cagliari è caduto. La sconfitta rimediata a domicilio contro lo Spezia, la quarta nelle ultime sette partite, ha fatto perdere, dopo appena una settimana, il primato in classifica ai rossoblù, scavalcati dal Crotone, con due punti da recuperare, a otto gare dal termine della regular season.
Risultato che testimonia il momento difficile, in questi ultimi due mesi, della squadra. I ragazzi di Massimo Rastelli, giunti alla trentaquattresima giornata (tredicesima di ritorno), hanno raccolto ventidue punti, frutto di sette vittorie, un pareggio e cinque sconfitte. Ben sette punti in meno rispetto alle prime tredici sfide disputate del girone di andata, nelle quali il Cagliari conquistò ventinove punti, in virtù di nove successi, due pari e due ko.
Non è la prima volta che Rastelli, alla settima stagione da allenatore (esclusa quella di Brindisi, nella quale sostituì Florimbi nell'ottobre del 2010), fa registrare uno score negativo rispetto alla prima metà del torneo. Infatti, alla guida del Portogruaro (Lega Pro 2011-2012), dopo aver inanellato ventisette punti nel girone d'andata, ne arrivarono appena quindici in quello di ritorno. Stesso discorso vale per la seconda (2013-2014) e la terza annata (2014-2015) con l'Avellino, sempre in serie B, raccogliendo rispettivamente trentasette e trentadue punti all'andata, mentre nella seconda parte ventidue e ventisette.
Fanno eccezione, invece, le stagioni 2009-2010 e 2012-2013, al timone di Juve Stabia e Avellino, nelle quali centrò il salto di categoria dalla Lega Pro alla serie B. Con le Vespe furono trentotto i punti nel girone di ritorno, tre in più di quelli conquistati all'andata. Ancora nella terza serie, questa volta con i Lupi, raccolse ventinove punti nella prima metà , trentuno nel ritorno, che diedero una svolta alla stagione.
Con otto partite e ventiquattro punti a disposizione, Rastelli ha ancora la possibilità di sollevare il Cagliari, sfatando questo tabù, e festeggiando la promozione in serie A.