Il Cagliari nelle prime 19 giornate del torneo cadetto (ne mancano ancora due alla fine del girone d’andata) ha segnato 37 gol (miglior attacco del campionato) subendone 18 (sesta difesa insieme alla Pro Vercelli).
Sono troppe le reti incassate da situazione da palla inattiva, ben 8. Vediamole nel dettaglio.
A Terni, sulla punizione dei padroni di casa all’ultimo respiro, la difesa rossoblù dimenticò Valjent, il quale tutto solo al centro dell’area piccola insaccò di testa.
Contro il Latina, tra le mura amiche, un altro calcio d’angolo e Brosco, mal marcato da Salamon, di testa siglò il momentaneo 1-1; la gara sarebbe terminata 3-2.
Sempre tra le mura amiche, la potente punizione del cesenate Magnusson sorprese Storari sul proprio palo. I crampi dell’estremo difensore servirono come attenuante per spiegare il goffo intervento.
Ancora al Sant’Elia, nella partita contro il Trapani, il gol della bandiera ospite arrivò sull’ennesimo calcio piazzato, calciato da Scozzarella, sul quale Scognamiglio insaccò.
Contro il Modena, il gol del momentaneo pareggio giunse ancora una volta da calcio d’angolo, con Stanco, non seguito a dovere da Ceppitelli, che colpì.
Nelle ultime tre gare i rossoblù hanno incassato altrettante reti su punizione. A Lanciano il tiro di Piccolo ha sorpreso Storari sul suo palo. Fotocopia la potente punizione di Vantaggiato, valevole per il pareggio del Livorno, sempre sul palo coperto dal portiere ex Juventus.
Al Sant’Elia, contro il Bari, ennesima palla da fermo: Rosina con un tiro-cross non deviato da alcun compagno e difensore cagliaritano ha ingannato Storari, complice un possibile intervento di testa di Ceppitelli non avvenuto.
Che il tecnico Rastelli possa scongiurare l’ennesimo gol subito su situazione da palla inattiva contro Salernitana e Pro Vercelli. Dovrà comunque lavorare sodo per risolvere questo problema che, tra sbavature del portiere e scarsa attenzione dei difensori, sta cominciando a divenire serio.