Espulsione per Di Gennaro nel primo tempo, Balzano infortunato nel finale di match, e Cagliari che conclude la partita in nove uomini. Aggiungiamo la rete di Lapadula che affossa i rossoblù. Questa in sintesi la gara di Pescara, costata la prima sconfitta stagionale della compagine sarda, ma che allo stesso tempo è stata utile per dare una bella “svegliata” a coloro i quali pensassero che il campionato cadetto fosse una passeggiata.
Chiedere a mister Ventura, uno che al Torino attualmente sta facendo grandi cose, ma che oltre dieci anni fa, nel campionato 2003/2004, avrebbe perduto il posto in favore di Reja, il quale condusse i ragazzi alla Serie A.
Quella stagione, a dir la verità, cominciò nel migliore dei modi da parte del Cagliari, una squadra colma di talento e calciatori di spessore. Basti pensare all’attacco scoppiettante, che tanto avrebbe impressionato anche in massima serie. I rossoblù vinsero le prime tre partite, contro Ascoli (in casa), Catania (al Massimino) e Pescara (ancora in casa), con tre secchi 3-0. Dopodiché caddero a Palermo.
Ironia della sorte, proprio come la presente stagione, la prima sconfitta fu di 1-0. La quinta giornata fu pareggio, tra le mura amiche, contro il Treviso, mentre la sesta a Bergamo ancora sconfitta, per 2-1. Nel corso della settima uscita il Cagliari avrebbe impattato il pari (2-2) a Messina, dove in porta c’era un certo Marco Storari. Poi l’andamento avrebbe cominciato ad essere altalenante, e dopo 16 giornate subentrò il neo tecnico Reja.
Oggi i rossoblù hanno conquistato 13 punti nelle prime sei giornate (frutto di 4 vittorie, un pareggio e una sconfitta), sono primi in classifica insieme a Cesena (prossimo avversario) e Crotone, e hanno siglato 10 reti, una in meno rispetto al 2003/2004.
Dati alla mano, si può affermare che il tecnico Rastelli si stia meglio comportando rispetto a Ventura: 13 punti contro 10 nelle prime sei giornate. Che l’epilogo del campionato, però, possa essere il medesimo.
Ah, il tecnico campano faccia i debiti scongiuri: a differenza di Ventura vorrebbe concludere la stagione sulla panchina rossoblù. Significherebbe, in quel caso, “missione compiuta”.