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Cagliari, la maledizione dell’ultima gara dell’anno

Per i rossoblù, il bottino è negativo: una sola vittoria

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In Lombardia, come s’era aperto, si chiuderà il 2017 del Cagliari. Da Milano a Bergamo, da San Siro all’Atleti Azzurri d’Italia, dal rossonero al nerazzurro, dal Milan all’Atalanta. Diego López, nell’ultima giornata d’andata di serie A, busserà alla porta di Gian Piero Gasperini. Il quale, a differenza del collega, che s’è avvicinato al veglione di Capodanno con diversi lividi (nessuna vittoria, due pareggi e tre sconfitte), osserva dalla finestra, da imbattuto (tre successi e due pari), l’Europa League.

Il saluto vittorioso – Da quando il campionato è composto da venti squadre, quindi dalla stagione 2003/04, il Cagliari ci ha partecipato per dodici volte, esclusa quella 2015/16. I rossoblù, nelle sfide disputate in «saluto al vecchio anno», hanno raccolto sei punti sui trentasei a disposizione, segnando in sette occasioni (undici gol totali), incassando sempre (ventotto) e conquistando la posta in palio solo una volta: nella passata edizione, il 22 dicembre 2016, contro il Sassuolo vinsero 4-3, con le due reti di Farias e quelle di Sau e Borriello.

I precedenti negativi – Nelle altre undici partite, invece, il Cagliari fece registrare tre «X», tutte davanti al proprio pubblico – 2008/09, Cagliari-Reggina 1-1; 2009/10, Cagliari-Napoli 3-3; 2013/14, Cagliari-Napoli 1-1 – e otto ko, tutti lontano dalla Sardegna – 2004/05, Palermo-Cagliari 3-0; 2005/06, Parma-Cagliari 1-0; 2006/07, Roma-Cagliari 2-0; 2007/08, Fiorentina-Cagliari 5-1; 2010/11, Cesena-Cagliari 1-0; 2011/12, Chievo-Cagliari 2-0; 2012/13, Cagliari-Juventus 1-3; 2014/15, Cagliari-Juventus 1-3.

La rotta da invertire – I rossoblù ne hanno necessità, poiché non s’affermano sugli avversari dal 19 novembre, quando lo fecero ai danni dell’Udinese. E la classifica, con sole due lunghezze di vantaggio sul diciottesimo posto, non è più tranquilla. Così, la formazione guidata da López sbarcherà a Bergamo con l’obiettivo di dissipare definitivamente la maledizione dell’ultimo incontro dell’anno. Da un precedente positivo, ne può nascere uno nuovo ancor più bello.

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