Daniele Dessena al termine della gara contro l’Inter a San Siro, ai microfoni del nostro quotidiano si è voluto soffermare su un’iniziativa molto importante alla quale lui ieri ha aderito in maniera convinta. Parliamo della campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia "Diamo un calcio all'omofobia - Chi allaccia ci mette la faccia". La campagna di sensibilizzazione prevede che i calciatori della massima serie sostituiscano i laccetti delle proprie scarpe con altri colorati.
Dessena, ieri è stato l'unico rossoblù ad aver compiuto l'importante gesto. Nel dopo gara ha voluto parlare di questo suo impegno sociale rilasciando la seguente dichiarazione:
"Per me oggi è un giorno importante perché ho potuto dare un contributo reale ad una causa importante e in cui credo. Io ho un bambino, non sono sposato, ho una compagna ed ogni settimana faccio avanti e indietro tra Cagliari e Parma per vederli. Non mi è mai capitato nella mia carriera di incontrare giocatori omosessuali, anche se credo possano essercene. Il fatto che un calciatore come qualsiasi altra persona possa manifestare pubblicamente un orientamento sessuale differente dal mio non rappresenta alcun problema né fastidio. Dovremmo cominciare a cambiare radicalmente la nostra mentalità, realmente, non solo a parole. Sono molto felice di poter dare il mio contributo alla causa nonostante giochi in una squadra di rilevanza nettamente inferiore a quella dell'Inter".
Fin qui tutto bene: in serata decidiamo in redazione di battere la notizia e di dare voce e spazio all’impegno del centrocampista rossoblù. Inqualificabile ciò che è accaduto dopo: ha ben ragione Dessena a voler combattere l’omofobia, perché ce n’è davvero bisogno, e dispiace che proprio alcuni “tifosi” del Cagliari si siano scagliati contro il centrocampista.
Su Facebook, esattamente sulla fanpage del nostro quotidiano, sono volate parole grosse contro Daniele, che alla fine è dovuto e ha voluto intervenire personalmente per mettere a tacere questi ignoranti omofobi inqualificabili.
Abbiamo e ha dovuto leggere frasi come: “Pensa a giocare a calcio e fatti i cazzi tuoi”. Poi c’è chi gli ha scritto: “Caghino”, chi : “Ma pensa a giocare itta cazzu cintrara”.
Siamo rimasti senza parole, noi, mentre il buon Daniele, se pur visibilmente adirato ha replicato a questo manipolo di ignoranti, omofobi, cialtroni con una frase molto chiara:
“Siete degli stupidi ignoranti! Pensate al vostro lavoro e non al mio! Abbiate rispetto delle scelte delle persone e ribadisco, siete degli ignoranti”.
La nostra redazione condanna l'omofobia, le frasi di questi inqualificabili soggetti - (molte delle quali prontamente elminate dalla fanpage) - ed esprime vicinanza a Daniele Dessena incoraggiandone il suo impegno sociale. Bravo Daniele, continua così!