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Ranieri: "Leicester soddisfazione più grande, ma il primo scudetto l'ho vinto a Cagliari"

L'ex tecnico rossoblù ha ritirato il Premio Bearzot: "Da Cagliari ho iniziato il volo che sto continuando, devolverò il premio alla Fondazione Borgonovo"

La Redazione
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Claudio Ranieri, fresco campione d'Inghilterra alla guida del Leicester City, ha ritirato a Roma il Premio nazionale Enzo Bearzot, riconoscimento promosso dall'Unione sportiva Acli con il patrocinio della Figc. La cerimonia si è svolta alla presenza dei numeri uno della Federcalcio Carlo Tavecchio e del Coni Giovanni Malagò.

Il tecnico romano si è aggiudicato il Premio per aver "confermato, in questa stagione più che in altre, le sue straordinarie doti di maestro del calcio e motivatore instancabile, dimostrando come un gruppo coeso possa arrivare a risultati importanti, nonostante l'assenza di cosiddetti top player".

L'ex tecnico rossoblù, a margine della premiazione ha così commentato:

"Posso soltanto ringraziare le persone che sono venute, i miei giocatori che mi hanno regalato una cosa incredibile. Dovevamo salvarci a inizio anno. La soddisfazione più importante? Sì, ma mi riallaccia a Cagliari, perché lì è stato il mio primo scudetto. Da lì c'è stato il volo che sta continuando. Nazionale? Conte sta facendo un grandissimo lavoro, mi dispiace che lasci la nazionale ma sono contento che verrà in Premier. Un rivale in più? Sì, ma questo è bello e poi è italianità".

Ranieri devolvera' il premio alla Fondazione Borgonovo:

"Mi è sembrato doveroso, lo faccio veramente col cuore in mano. Per due volte fui scartato dalla Roma, ma non ho mai mollato. Herrera mi prese poi, per cui c'è sempre speranza. Poi ho fatto una cosa che non avrei mai pensato di fare: l'allenatore. Tutti siamo convinti di capire di calcio. Mi sono detto, vediamo se so interagire con i miei giocatori. Mi sento sempre quello della Grecia ma non ho mai smesso di aggiornarmi, e questo è un insegnamento per voi ragazzi: non mollate mai, non pensate allo sport come qualcosa che vi fa avere soldi, ma come qualcosa che vi tiene uniti e vi fa sognare".

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