Il 4 febbraio 1984 nasceva a Santiago del Cile Mauricio Riccardo Pinilla Ferrera.
Considerato il miglior giovane della storia del calcio cileno, per intenderci, più forte anche di Salas o Zamorano, venne acquistato nel 2002 dall’Inter, che lo prelevò dall’Universidad de Chile.
Girato in prestito al Chievo Verona, dove non riuscì a trovare spazio, cominciò un lungo peregrinare che lo avrebbe portato in Portogallo, Spagna, Scozia, Brasile, per finire addirittura nella serie B cipriota. Con gli infortuni che avrebbero continuato a tormentarlo.
Nel 2009 venne tesserato dal Grosseto, dopo addirittura essere stato scartato da una squadra delle seconda divisione belga. Qui impressionò, dimostrando che, come affermavano i suoi compagni di squadra, “con la serie B avesse poco a che fare”. 24 reti in 24 partite attirarono l’attenzione dei club della massima serie. Riuscì ad assicurarselo il Palermo, con il quale disputò 35 partite segnando 10 reti.
Nel gennaio 2012 l’arrivo al Cagliari. In Sardegna trovò subito la sua dimensione (nell’isola è anche nato il suo terzo figlio), riuscendo a trovare la via del gol con buona continuità, e affermando, nonostante l’addio lo scorso mese dell’amico fraterno Nainggolan, di non volersene andare.
Domenica la sua ultima rete, su rigore, contro la Fiorentina, ha regalato il successo ai rossoblù. Un piccolo regalo di compleanno in anticipo. Ad oggi, sono 19 le segnature di Pinilla, a fronte di 54 presenze con il Cagliari.
A te, che fai innamorare tutte le tifose rossoblù col tuo fisico imponente, e noi tifosi con la grinta la forza con cui interpreti le partite, i migliori auguri per le tue 30 candeline.
Buon compleanno dalla nostra redazione, Pinigol!