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Rastelli: "La gara di Terni sia da lezione. Campionato lungo, sorpreso da Deiola"

Le parole del tecnico rossoblù intervistato a "Il Cagliari in diretta"

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A pochi giorni dalla sfida contro l'Avellino, Massimo Rastelli interviene ai microfoni di Radiolina, all'interno del programma "Il Cagliari in diretta". Il mister rossoblù ha risposto a tante domande, da studio e da parte dei tifosi. Ecco le sue parole:

"Siamo agli inizi e la squadra deve andare a pieno regime, come capita per tutti. Siamo una squadra nuova e ci vuole un po' per essere tutti pronti. Anche il clima ha inciso. Per dimenticare una delusione simile ci vuole un po', ho passato due notti insonni ma il pensiero è sempre proiettato al futuro, alla prossima gara.

A Terni ci sono stati momenti in cui avremmo dovuto essere più attenti e determinati, abbiamo concesso punizioni e angoli in cui la Ternana ha preso coraggio. Eravamo tutti stanchi, noi e loro. Gli umbri sono esperti ma non hanno fatto granchè. Abbiamo concesso più cose noi piuttosto che essere stati bravi loro. Dobbiamo essere bravi a capire quando giocare e quando addormentare la gara. Questa partita ci deve servire di lezione, così abbiamo capito com'è questa categoria.

É dal primo giorno che ho spiegato ai ragazzi che la B è fatta di tecnica, tattica ma, soprattutto, di gransissima attenzione. Alla minima disattenzione si prende gol e noi dobbiamo imparare a essere più attenti. Chi ci farà gol dovrà essere molto bravo.

Non sono particolarmente emozionato per sabato, forse lo sarei stato di più se fossimo andati ad Avellino. Noi avremo lo stadio pieno per noi e, nel momento in cui fischierà l'arbitro, si azzererà tutto. Il mio gol più importante in biancoverde? In un derby contro il Napoli, squadra a cui ho segnato anche il mio primo gol in serie A. Mi ha sempre portato bene.

La squadra mi segue e io ho fatto capire dal primo giorno cosa vuol dire giocare in B e lottare per un obiettivo importante. I ragazzi in campo sanno quello che devono fare e io dò loro la giusta carica, soprattutto durante la settimana. In campo mi arrabbio il giusto, e mi arrabbio anche durante le amichevoli perchè per me non sono amichevoli, è l'occasione giusta per capire se i ragazzi hanno capito ciò che o spiegato loro.

Murru è giovane, può starci che sia un po' inesperto. Abbiamo rivisto quello che non è andato sabato e l'importante è che i ragazzi abbiano capito quello che non devono fare. Sono errori di gioventù che ci stanno, sbagliando si impara.

Chi mi ha impressionato di più? L'ho già detto, Deiola. É venuto con noi in ritiro pensando, come tutti, che sarebbe ripartito in prestito e invece ha dimostrato che in questa squadra ci può stare, eccome. Ma è giovane e non bisogna caricarlo di troppe responsabilità.

Ho poco da rimproverare ai trequartisti e agli attaccanti perchè non possono fare tutto il lavoro sia in attacco che in fase difensiva, aiutando i centrocampisti. Sotto l'aspetto del sacrificio devono migliorare tutti ma ricordiamoci che siamo solo alla seconda giornata. É normale che a un certo punto i ritmi calino. Sabato i ragazzi hanno provato a controllare il gioco, magari cercando l'azione personale, purtroppo non è andata.

Barella? Arriverà il suo momento, ci sarà tempo e spazio per tutti. In questo campionato non è una frase fatta, perchè avrò davvero bisogno di tutti, soprattutto ora che nessun giocatore è al massimo e i cambi possono essere fondamentali.

Sabato faremo tutto il possibile per vincere e per dare soddisfazione ai nostri tifosi. Cossu? L'ho incontrato e ci ho parlato e faceva parte del progetto tecnico. Ci sono stati problemi legati al contratto e ha deciso di non accettare le richieste della società.

Sentiamo molto la responsabilità di riportare il Cagliari in serie A. I giovani sardi che ci sono in rosa, come Murru e Barella, se meritano di giocare, giocheranno. Sau è un po' meno giovane ma è un ragazzo e un giocatore straordinario, molto legato alla maglia".

 

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