La serie A a Quartu. Il sogno che si realizza, ma che si trasforma in incubo fatto di arresti e processi e lascia macerie e code giudiziarie. Il documento è di ieri. Il comune di Quartu ha annullato la convenzione che affidava in concessione al Cagliari calcio l’area sportiva Is Arenas. Abusi edilizi mai demoliti, canoni non versati e impianto in abbandono. Queste le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione quartese a mettere un muro alla società rossoblù circa la “proroga tecnica” chiesta nella prospettiva di sfruttare il campo di via della Musica come stadio provvisorio durante i lavori per il nuovo Sant’Elia.
L’accordo risale al 21 maggio 2012 e dopo le gare (tormentatissime) di campionato e gli arresti che hanno sconvolto il palazzo via Eligio Porcu nell’aprile 2013 il comune ordina le demolizioni. La società rossoblù si rivolge al Tar e segue un lungo tira e molla burocratico tra viale La Playa e gli uffici tecnici quartesi. Questi ultimi si rivolgono perfino a due legali (Manca Bitti e Vignolo) e alla fine, con la determinazione firmata ieri dal dirigente Fernando Mura, dichiarano decaduta la convenzione con la società rossoblù.
Ecco le motivazioni: l’impianto risulta in completo stato di abbandono e sarebbero ancora presenti nell’impianto le opere contestate dall’amministrazione, e non risultano versati i canoni entro il 30 giugno 2013 e 2014 e la realizzazione delle opere previste dalla convenzione stessa. Infine la situazione di abbandono dell’impianto non consente lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, previste nell’ambito dell’accordo tra Cagliari calcio e Quartu del 2012.
E non sembra finita qui. Perché la determinazione viene spedita al settore Manutenzioni per “la definizione della situazione relativa al pagamento delle somme per la fornitura di energia elettrica e ai servizi idrico fognari con quantificazione e riscossione delle somme dovute”.
Al Settore legale per l’avvio del procedimento di riscossione delle somme relative ai canoni non corrisposti, alla mancata esecuzione delle opere e dei servizi previste in convenzione e non eseguite e, in generale, “per la tutela dell’Ente per tutti i danni subiti e subendi in relazione alle inadempienze contrattuali”. Infine al Servizio Vigilanza edilizia per i provvedimenti conseguenti alla mancata demolizione delle opere abusive.