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Caos Parma: "A Genova non giochiamo. Pronti allo sciopero"

Parla il Capitano Lucarelli

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"A Genova non giochiamo, abbiamo chiesto venga rinviata la partita. Se non ce lo concedono, sciopereremo e perderemo 3-0 a tavolino". Sono le parole di Alessandro Lucarelli, capitano del Parma, dopo la seduta d’allenamento mattutina. I ducali dovrebbero giocare domenica sul campo del Genoa. Il club emiliano, come è noto, è alle prese con una drammatica crisi finanziaria.

"A Genova non giochiamo, abbiamo chiesto il rinvio della partita. Perché? Provate a fare uno più uno... Non ci sono le condizioni, non riusciamo ad andare in campo. Il pignoramento dello spogliatoio è uno dei motivi per cui non scendiamo in campo. Ogni giorno cambia qualcosa e noi non sentiamo nessuno, nessuno si occupa del Parma. Vediamo cosa viene fuori dall'assemblea del 6 marzo e poi decideremo cosa fare", afferma Lucarelli rispondendo alle domande dei cronisti.

"Ringrazio i colleghi delle altre squadre, hanno capito cosa sta succedendo qui a Parma. Abbiamo avuto il pieno appoggio della Serie A con i 15 minuti di ritardo decisi per l'inizio delle partite del prossimo turno. C'erano anche squadre disposte a non giocare. Per rispetto di tutti i club, non ce la sentiamo di falsare il campionato e in questo momento c'è l'idea del rinvio: aspettiamo la risposta della Figc. Se la risposta sarà negativa, faremo sciopero e perderemo 3-0 a tavolino. Vogliamo rinviare la partita perché non siamo nelle condizioni di giocare e non vogliamo rinviare il campionato. I fondi per la trasferta c'erano? Anche se c'erano, non servono più ormai", dice il difensore.

"La Lega ha fissato un'assemblea per il 6 marzo, aspettiamo di vedere cosa delibererà l'assemblea e poi eventualmente ritorneremo in campo", dice Lucarelli, che non fornisce dettagli sul colloquio con la Procura di Parma. "C'è un'indagine in corso, cercheranno di far chiarezza", si limita a dire. L'attuale proprietario del club, Giampietro Manenti, ai tanti proclami non ha fatto seguire fatti. "Sappiamo che c'è un incontro con il sindaco, ma indipendentemente da Manenti andiamo avanti per la nostra strada. Noi continuiamo a non vedere nessuno, ad oggi non ci siamo sentiti tutelati dalle istituzioni che hanno deciso di tenere un'assemblea il 6 marzo. Eventualmente c'è la possibilità di giocare domenica 8 marzo", dice riferendosi ancora all'appuntamento in programma tra una settimana in Lega.

"Se il Parma è in queste condizioni -evidenzia il capitano- non è colpa di Manenti. Lui ha detto che sta trovando difficoltà e non ci sono fatti che gli diano credibilità al momento. Mi auguro vada dal sindaco per l'incontro in programma. Se dovete fare domande, fatele a chi ha fatto sì che il Parma arrivasse a tutto questo". L'attenzione si sposta sull'ex presidente Tommaso Ghirardi: "Li ho fatti io 80 milioni di debiti? Da quello che ho letto -dice pensando all'intervista rilasciata da Ghirardi alla Gazzetta dello Sport- sembra molto facile salvare il Parma. Basterebbe vendere due giocatori? Allora lo invito a tornare e salvare il Parma...".

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