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Furia in casa Cagliari: tagliati i contributi dalla Regione Sardegna

Annullata la sponsorizzazione della regione sarda: si spera di trovare una soluzione in tempi rapidi

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È furia in casa Cagliari: la Regione Sardegna ha deciso di non procedere al pagamento della quota di sponsorizzazione pari a 1,9 milioni di euro relativa alla stagione 2013/2014, oltre a quella di 1,3 milioni per il campionato in corso di svolgimento. Un danno da 3,2 milioni, autentica mazzata per il club di Giulini.
Il patron rossoblù è indignato nei confronti delle istituzioni sarde, specie in virtù del fatto che le maglie della squadra isolana portino ben in vista il marchio “Sardegna”. La Gazzetta dello Sport ha provato a far luce sulla vicenda: l’agenzia Sardegna Promozione, creata dall’ex presidente regionale Renato Soru al fine di promuovere il territorio, dal 18 agosto è stata commissariata a Cinzia Laconi, la quale ha deciso di bloccare qualsiasi rifornimento, anche pregresso, eccezion fatta per la Dinamo Sassari, che ha ricevuto i soldi dalla precedente gestione affidata a Mariano Mariani.
E lunedì in occasione della sfida contro la Lazio? I giocatori scenderanno in campo con la solita maglia: la dirigenza rossoblù è infatti convinta che i propri legali possano risolvere la situazione. Attualmente la Corte dei Conti sta indagando su Sardegna Promozione, ma alcuni, i più “maligni”, ritengono che il tutto possa essere stato generato da errori relativi al co-marketing della precedente gestione di Massimo Cellino, considerando che enti pubblici non possono sponsorizzare società sportive.
Tuttavia, ora è tempo di venire a capo di tale vicenda: 3,2 milioni di euro in meno per una “provinciale”, per di più giovane e agli albori di un nuovo corso, non sono cosa di poco conto. E la sede del Cagliari, ne siamo certi, fuma di rabbia.

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