Tutto fermo al Sant’Elia: i lavori non possono andare avanti. Sembra davvero una maledizione. La Cagliari Calcio è venuta infatti a sapere che l’azienda che si era aggiudicata l’appalto è stata messa in liquidazione con tanto di istanza di ammissione al concordato preventivo.
Il tutto è stato possibile grazie ad una semplicissima visura camerale. Il documento parla chiaro ed evidenzia la beffa: in data 12 settembre, ovvero il giorno precedente a quello relativo all’aggiudicazione dell’appalto per i lavori da svolgere all’interno dell’impianto cagliaritano, la società incaricata dalla Cagliari Calcio era stata messa in liquidazione.
Il danno è fatto, la beffa pure. Se l’importo che servirà per concludere i lavori ancora pendenti non supererà i 200 mila euro, la Cagliari Calcio potrà provvedere ad un affidamento diretto dei lavori senza bando pubblico.
Se così non fosse, i tempi si allungherebbero e non poco.
Ci sono da concludere i lavori per rendere agibile la parte alta della curva nord, occorre concludere i lavori nel settore distinti e provvedere al montaggio della curva sud.
Inizia l’ennesima corsa contro il tempo, a dicembre, al Sant’Elia, arrivano le big del campionato e i 5.000 posti, già ora insufficienti, diventerebbero merce rara. Intanto, la maledizione del Sant’Elia prosegue… senza fine…