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Cagliari, il futuro passa dai giovani

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Una salvezza conquistata all'ultimo respiro, che può diventare un punto di partenza per la ricostruzione e la rinascita. Il Cagliari, grazie alle vittorie, ottenute nelle ultime due giornate, con Fiorentina e Atalanta, evita il purgatorio della Serie B e conclude una stagione fatta però di troppi alti e bassi. Gli isolani hanno deluso le aspettative, ma alla fine sono riusciti a evitare il peggio.

Ora è il momento di tuffarsi sul mercato. Quest'ultimo dovrà soprattutto basarsi sulla conferma dei giovani talenti rossoblu. Il principale di questi ultimi è, senza alcun dubbio, Nicolò Barella. Il centrocampista classe '97 quest'anno è cresciuto in maniera costante ed esponenziale. Il mediano è uno dei prospetti italiani più interessanti, assieme a Federico Chiesa e a Donnarumma. Il sardo non è dotato di un grande fisicità, ma fa del dinamismo, della mobilità e dell'aggressività le sue principali caratteristiche. Inoltre, è un giocatore molto duttile, essendo capace di districarsi in svariati ruoli: interno o play basso in un centrocampo a tre, mediano in un centrocampo a due o trequartista. Su di lui è forte l'interesse di tutte le big del nostro campionato, ma chissà che Giulini non riesca a resistere, costruendogli il nuovo Cagliari attorno.

Ma, se si parla di talenti, non ci si può dimenticare di Alessio Cragno, portiere della squadra rossoblu. Nonostante la giovane età, l'estremo difensore nativo di Fiesole ha dimostrato maturità e capacità di non soffrire la tensione. Oltre a essere esplosivo tra i pali, se la cava discretamente anche con i piedi, caratteristica fondamentale per il calcio moderno. Se si passa al reparto difensivo, non può non balzare agli occhi il talento cristallino di Filippo Romagna. Il classe '97, cresciuto nel vivaio della Juventus, in questa stagione si è messo in mostra per la sua sicurezza palla al piede e per la sua visione di gioco. Un altro giocatore da cui ci si aspetta molto è Alessandro Deiola. Aggressivo, ordinato tatticamente, bravo negli inserimenti e dotato di buona personalità, il classe '95 sembra però ancora un diamante da sgrezzare. La prossima stagione deve essere quella della sua definitiva esplosione. Ma le attenzioni in questi mesi sono state soprattutto concentrate su Kwang-Song Han. Il nordcoreano classe 1998 è un autentico gioiello. Dotato di una personalità importante a dispetto della sua giovane età, si tratta di un'attaccante che può svariare di fatto su tutto il fronte offensivo e che , grazie alla sua velocità e il suo fiuto del gol, può diventare davvero un'arma letale.

Insomma, diventa lecito chiedersi se il Cagliari riuscirà a trattenere tutti i suoi gioielli e se magari riuscirà a trovarne degli altri sul mercato. Quest'ultimo in Italia appare incredibilmente inflazionato rispetto all'estero. Lo dicono i numeri e le statistiche anche dell'ultima sessione invernale. Se in Francia, Spagna, Germania e Inghilterra si sono registrati numerosi movimenti sia in entrata che in uscita, come Coutinho dal Liverpool al Barcellona, in Serie A si sono soprattutto registrate tante chiacchiere. Insomma, tutto fumo e parametri zero, si potrebbe dire. Il Belpaese è sempre più ai margini del calciomercato, come dimostra il fatto che, dal 2011, gli acquisti di gennaio più costosi si sono chiamati Andrea Ranocchia, Edu Vargas, Alberto Grassi, Hernanes e Seydou Doumbia.  Ed è forse per questo che è necessario puntare sui vivai e sui giovani talenti. È da qui che si può ripartire, anche pensando a una Nazionale ai minimi storici dal punto di vista dei risultati.

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