Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Vincenzo Sardu: "Cellino? Non muove un dito per lo stadio ed è un ingrato con i tifosi"

Sardu duro con Cellino

La Redazione
Condividi su:

Vincenzo Sardu, dalle colonne del Corriere dello Sport, tuona conto il presidente Cellino. Lo fa con il suo stile e con cognizione di causa. Una lunga riflessione sul Cagliari e le preoccupazioni per il suo futuro, anche prossimo. La nostra redazione ha così deciso di proporre in versione integrale il pezzo a firma del noto giornalista. Buona lettura.

L'atteggiamento dal patron del "Maledetto United" nobilitato di un paragone esagerato con la Ferrari, è curioso. Nei giorni scorsi ha concesso un'intervista a un quotidiano sardo nella quale il sunto era un lamento che suonava così: colpiscono il Cagliari per colpire me. Forse Massimo Cellino, stando lontano dalla Sardegna, non se n'è accorto ma ai tifosi sardi sembra invece che a dare le più robuste legnate sul Cagliari sia proprio lui.

Il totale immobilismo sul destino scritto per il Sant'Elia, che dipende sì in buona parte nell'immediato dalle competenze del Comune che stenta a sburocratizzare la parte necessaria a completare l'iter per accogliere sedicimila spettatori ma che dipende esclusivamente dalla proprietà del club per quanto riguarda il futuro ormai neanche tanto lontano circa l'urgenza di uno stadio nuovo, questa è una delle cose che stonano alle orecchie della gente.

Anche le continue "carezze" alla squadra, o meglio agli uomini più importanti, irritano il popolo. I migliori nell'orbita Leeds, sinceramente, fa ridere. Con tutte le richieste che possono avere Astori, Ekdal, Ibarbo e Sau, immaginarli felici di sbarcare in Championship (serie B inglese) e da collezione Urania. E la firma la devono mettere, per accettare una destinazione. Come pure nessuno ha gradito le parole sul capitano Daniele Conti. Che nel totale silenzio del club, sabato scorso è diventato recordman assoluto di presenze in serie A con la maglia del Cagliari.

Insomma, si disinteressa della squadra, sogna (pare) di traslocarla nello Yorkshire, non nuove un dito per lo stadio. E continua l'ingratitudine verso i tifosi. Nessun cenno a quelli andati fin sotto il carcere di Buoncammino per ascoltare alla radio una partita del Cagliari, nessun cenno a quelli convenuti ad Assemini in tempo di domiciliari, nessun cenno a quelli che pur avendone diritto non hanno ritirato il rimborso per gli abbonamenti non goduti causa le gare giocate a Trieste, a Parma o a porte chiuse. Colpiscono il Cagliari per colpire me, pensa Cellino. E i tifosi del Cagliari? Pare non abbiano diritti, loro.

Condividi su:

Seguici su Facebook