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Tragedia Astori, Acquafresca: "Era solo, atroce fatalità: nessuno ha potuto salvarlo"

"Pensare che ha una compagna e una bambina di due anni e che questa sera sarebbe dovuto tornare a casa da loro e non ritornerà è devastante, è devastante"

La Redazione
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L'ex attaccante del Cagliari, Robert Acquafresca, attualmente al Sion, ricorda Davide Astori (con cui ha condiviso l'esperienza sarda nel 2008-09 e nel 2010-11).

Ecco le sue parole a TMW:

"L'esperienza con Davide al Cagliari? Durante la giornata ho letto diversi ricordi dei suoi compagni di squadra o anche di persone comuni. Io ho avuto di condividere con lui per due anni l'avventura al Cagliari. Era una persona buona e genuina. In questi momenti, è difficile trovare le parole giuste. Ci conoscevamo da 15 anni. E' stata una notizia dura.

Una morte così non se l'aspetta nessuno, vai a dormire e... non ti svegli più. I controlli medici? Sono aumentati dopo la tragedia di Morosini e anche lui è stato mio compagno di squadra. Fa specie ciò che è accaduto proprio perchè siamo controllati.

La fatalità è stata che Davide è entrato in camera da solo. Non so se in quel momento avesse bisogno d'aiuto o quello che forse gli avrebbe salvato la vita. Sono situazioni che non si possono prevedere. Un episodio particolare con Davide? Non ne ricordo uno in particolare.

Abbiamo passato insieme due Capodanno. Era una persona che sorrideva sempre, un ragazzo perbene dal viso pulito. Pensare che ha una compagna e una bambina piccola di 2 anni e sapere che non tornerà a casa è davvero devastante".

 

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