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Cellino e l’ennesimo sgarbo ai tifosi rossoblù

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Pochi giorni fa l’istrionico presidente del Cagliari Massimo Cellino ha rilasciato un’intervista dove esprimeva il desiderio di far svolgere la preparazione estiva al Leeds, in terra sarda, precisamente nel centro Ercole Cellino di Assemini.

Cellino non è nuovo a provocazioni di ogni genere, quindi non sorprenderebbe se l’ipotesi paventata ai microfoni del Corriere dello Sport diventasse realtà, prestando di fatto quella che è la casa del Cagliari alla nuova fiamma british.

D'altronde l’imprenditore sanlurese avrebbe tutto il diritto di far allenare la squadra inglese nel centro sportivo che ha magistralmente costruito e curato nel corso degli anni. Le strutture presenti ad Assemini sono un vero e proprio fiore all’occhiello che infatti ad ogni trattativa inerente al passaggio di proprietà della società isolana vengono escluse, in quanto la famiglia Cellino non intende rinunciarci.

Quello che si contesta al presidente sono le modalità e le tempistiche di una sparata del genere, ben sapendo che la pazienza e la stabilità emotiva dei tifosi del Cagliari sono agli sgoccioli. Nonostante i sostenitori rossoblù siano abituati alle cadute di stile e alla mancanza di buon senso del patron, mal tollererebbero un ulteriore sgarbo. L’incertezza sulla futura guida societaria e sul livello e interpreti che la squadra cagliaritana proporrà sono tutti interrogativi che pian piano ed inesorabilmente stanno erodendo la serenità e la tranquillità dei supporter e addetti ai lavori.

Il fatto di aver richiamato un uomo come Ivo Pulga alla guida della squadra denota la volontà presidenziale di far stare i giocatori tranquilli, ma sopratutto concentrati esclusivamente sul campo. Nella sua prima conferenza al ritorno ad Assemini Pulga ha sottolineato che a lui ed ai ragazzi non deve interessare minimamente cosa accede attorno alla società, ma che l’obbiettivo primario è e deve essere la conquista dei pochi punti atti a mantenere la categoria.

Queste settimane che separano dalla fine del campionato e quelle successive saranno roventi sia in campo, ma anche e soprattutto fuori. Il futuro preannuncia una svolta epocale che potrebbe regalare scenari inaspettati e insperati, in una piazza come quella di Cagliari abituata alla splendida mediocrità celliniana e nulla più.

Cellino nel frattempo potrà sbizzarrirsi e provocare ulteriormente, ma se diventasse realtà il sogno a stelle e strisce, in pochi starebbero a pensare e rimpiangere il pittoresco presidente che ha guidato la società isolana per più di vent’anni.

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