INGHILTERRA – Massimo Cellino continua a far discutere e intanto gli inglesi, la stampa britannica e i tifosi del Leeds imparano a conoscerlo sempre meglio. Questo anche grazie alla disponibilità dell’imprenditore sardo “il re del grano”, che tra le tante ha rilasciato una lunga intervista al Guardian nella persona del giornalista James Riach. Il primo pensiero del neo proprietario del Leeds va proprio al club e ai tifosi. Spiega così il momento no:
“Non siamo malati, non siamo in ospedale e possiamo sopravvivere. Abbiamo giusto preso un raffreddore, ma nulla di più. Ora sto guidando l'autobus. Ora il bus è nostro. Di chi lo guidava prima non mi importa, può darsi anche alla pesca”.
Il giornalista racconta: Massimo Cellino arrivò in Inghilterra all’età di 18 anni, faceva il lavapiatti in un albergo e suonava la chitarra. Ora dopo quasi 40 anni è alla guida del Leeds e promette la massima serie entro due anni. Recentemente è stato condannato per evasione fiscale, ma lui ci tiene a precisare:
"Io non sono un truffatore e non ho nulla da nascondere: io non sono disonesto".
Massimo Cellino, scrive Riach è un personaggio comunque particolare: è molto scaramantico, per lui il 17 non deve esistere e deve essere sostituito con il 16 bis, il viola è un colore che porta male. Ha una casa a Miami ma ora vive in un appartamento del centro di Leeds, sta con i tifosi nei pub, ha chiesto ad un giornalista di suonare con la sua band “I Maurillos”, davanti a 25000 persone.
In merito alle questioni legali:
“Sono devastato, non ne voglio parlare. Parlare di azionisti, aziende, GFH, no, non voglio pensare alla GFH, non perché sono persone cattive, ma perché non hanno fatto bene. Vede, io sono un proprietario atipico e mi occupo di tutto; dell’erba, del cibo, di ciò che mangiano i miei calciatori. Voglio sapere con chi escono, dove vanno, cosa fanno. E se hanno bisogno di me io ci sono”.
La sua presenza in Inghilterra:
“Mi sento come un ospite, come fossi stato invitato ad una festa. Se fossi arrivato prima non saremo in questa posizione di classifica, ci saremo giocati i play off. Grazie a Dio, comunque, siamo ancora in Championship”.
In merito alla telefonata rubata:
“Ero un po' ubriaco e depresso, il Leeds aveva appena perso due partite. Stavo cercando di spiegargli cosa stava succedendo e lui ha pubblicato la telefonata su internet. È stato imbarazzante”.
La Ferrari e la 500:
“Sì, sono veramente incazzati in Sardegna per la questione della 500, ma io voglio trasformare il Leeds in una Ferrari. State tranquilli, con me non vi annoierete”.