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Arresti Fluorsid, il dispositivo del Gip: "Grave contaminazione aria, suolo, acqua"

Dopo gli arresti di stamani, ecco il documento del Gip con tutti i gravissimi e clamorosi capi di accusa

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Il dispositivo del GIP che si articola in 168 pagine e descrive come attraverso una complessa attività di indagine eseguita dal Nucleo Investigativo (NIPAF) del Servizio Ispettorato di Cagliari dal 2015 al 2017 si è accertata esistenza di una associazione criminale che attraverso lo stoccaggio all’aperto, la movimentazione, le lavorazioni di materie prime e sottoprodotti e omettendo qualsiasi intervento di mitigazione ambientale cagionava i reati contestati. L’ordinanza contesta testualmente:

1) Una grave contaminazione dell'aria, per effetto della dispersione delle polveri nocive, altamente concentrate, provenienti dallo stabilimento Fluorsid dal cantiere di Terrasili.

2) Una grave contaminazione dei suolo, ascrivibile anzitutto alla diffusione delle polveri, e dimostrata dalle analisi dei campioni di suolo e di vegetali (di specie pabulari), prelevati da aree prossime allo stabilimento (…);

3) Contaminazione delle falde acquifere di metalli pesanti e composti inorganici, (…) (solfati, fluoruri e allumina idrata).

4) Contaminazione da fluoro degli allevamenti a Macchiareddu. In particolare, è acclarato che alcuni capi ovini allevati a Macchiareddu in zone raggiunte dalle polveri emesse da Fluorsid e interessata da illeciti sversamenti di rifiuti analoghi a quelli di cui si è fin qui parlato, avevano contratto la Fluorosi, una grave malattia (…).

5) (NdR: le persone abitanti le zone periferiche dell'abitato di Assemini) (…) lamentavano che, specie quando spirava il vento, le polveri si infilavano in casa anche attraverso gli infissi, creando dappertutto una densa patina biancastra; tutti avevano lamentato bruciori agli occhi ed alle vie respiratorie, avevano riferito dell'odore acre e acido delle polveri. Alcuni avevano notato effetti nocivi sui figli minori, e altri li avevano paventati, (…).

6) L'interramento e sversamento di rifiuti pericolosi quali: Fluorsilicati, fanghi acidi, amianto, olii, rifiuti di varia natura, nonché la lavorazione all'aperto di sostanze velenose all'ingestione come la criolite, lo sversamento di cloruro, hanno certamente determinato una contaminazione delle matrici ambientali in misura che va ancora esattamente quantificata, ma che è in atto ed è grave come è dimostrato dalle patologie su descritte e dalla pressoché totale scomparsa della vegetazione nelle aree adibite a discarica.

7) Da ultimo va ricordato che lo sversamento di fanghi acidi nella laguna di Santa Gilla è un fatto che si è accertato reiterato e non occasionale (…)

I fatti elencati hanno determinato il deterioramento significativo e misurabile dell’aria del suolo e delle acque integrando il disastro ambientale con pericolo dell’incolumità pubblica.

 

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